NOVEMBRE 2008- Nella lotta alla meningite la prevenzione e la tempestività della diagnosi sono determinanti, ma da oggi la medicina ha un'arma in più contro questa malattia: è un nuovo test sviluppato presso l'Azienda Ospedaliero Universitaria Meyer di Firenze. Il test, messo a punto dal Laboratorio di Immunologia della Clinica Pediatrica II dell’Università di Firenze diretta dalla professoressa Chiara Azzari con il contributo della dottoressa Maria Moriondo, si basa sulla biologia molecolare e presenta una sensibilità molto più elevata delle indagini colturali utilizzate finora per diagnosticare molte malattie infettive, tra cui la stessa meningite.
"Il test rivoluziona il modo di fare la diagnosi della malattia – dice il dott. Massimo Resti, primario dell’Unità Operativa di Pediatria dell’Ospedale Meyer – e quindi ha un impatto importante anche sulla cura tempestiva e sulla prevenzione in tutti coloro che sono stati a contatto con il malato. La meningite è una malattia dal decorso rapidissimo dove il fattore tempo può rappresentare spesso l'unica possibilità di salvezza per il paziente. Fino ad ora per individuarla si sono utilizzate tecniche di coltura microbiologica che davano un esito dopo un tempo minimo di 24 ore ma anche di 7 giorni, a volte falsamente negativo a causa delle terapia antibiotica ad ampio spettro iniziata prima degli esami diagnostici per contrastare l'infezione.
Ora invece siamo riusciti a mettere a punto un test basato sulla biologia molecolare di rapida esecuzione, alta specificità e sensibilità superiore ai metodi colturali oltre ad essere, rispetto ai metodi colturali, molto più economico. La biologia molecolare non ha bisogno di germi vivi, ricerca direttamente il DNA del germe e quindi si può utilizzare anche quando, dopo terapia antibiotica i germi hanno perso la loro vitalità. Si esegue direttamente su campioni biologici come il sangue o il liquor cefalorachidiano, dà il risultato in meno di due ore e permette di intervenire con una terapia antibiotica mirata e quindi più efficace sia in caso di meningite che di altre patologie molto pericolose per l'uomo, come la polmonite".
A partire da novembre il test sarà distribuito negli ospedali italiani dalla Eurospital di Trieste.
La società, che ha anche industrializzato e prodotto il nuovo ritrovato, è una delle poche realtà nazionali impegnate nella diagnostica con una propria ricerca e sviluppo e ha produtto, fra l’altro, anche il primo test rapido per la celiachia. "Siamo molto onorati della collaborazione con l’Università di Firenze e con l'Ospedale Pediatrico Meyer, importante centro riconosciuto e stimato in tutto il mondo - dice Marco Ferrari, direttore della Divisione Diagnostici di Eurospital - ma anche orgogliosi di poter mettere a disposizione di tutti gli ospedali del nostro Paese un importante risultato frutto esclusivo della ricerca italiana”.
Inoltre, su richiesta del Ministero della Salute, in collaborazione con l'Istituto Superiore di Sanità, è stato avviato un progetto di miglioramento della diagnostica delle malattie infettive batteriche.
Il progetto si propone di offrire questa rapida diagnostica a tutte le regioni e di diffondere questo metodo al di fuori della Toscana. Nella prima fase del progetto, prettamente informativa, la direttrice di Immunologia, professoressa Chiara Azzari, e il dottor Massimo Resti si sono recati nelle altre regioni italiane per illustrare ai colleghi i risultati ottenuti con il test molecolare e dimostrarne il funzionamento. Contemporaneamente, è stata data a tutti gli ospedali la possibilità di inviare all’ospedale Meyer dei campioni di sangue per la diagnosi.
Il test viene svolto in maniera completamente gratuita e la risposta dell’esame viene inviata entro poche ore dall’arrivo del campione al Meyer.
La seconda fase del progetto, appena iniziata, prevede invece corsi pratici per il personale specializzato proveniente dalle varie regioni d'Italia, così da diffondere il più possibile questa nuova competenza e mettere in condizione tanti ospedali italiani di curare prima e meglio i propri pazienti. Il test è stato formulato per ricercare specificamente i germi che causano oltre il 90% delle meningiti e sepsi sia dell’adulto che del bambino.
La ricerca comprende tra gli altri germi lo pneumococco, responsabile oltre che di meningite anche di gravi polmoniti, pericarditi e osteomieliti,l’Haemophilus influentiae (HI), causa di molte gravi infezioni il meningococco, una delle principali cause, in Italia di meningite.
La meningite è una grave infiammazione delle meningi, le membrane che rivestono il cervello, e del liquido cerebro-spinale, dal decorso rapidissimo. È estremamente pericolosa e contagiosa, ma non facile da diagnosticare, soprattutto nei bambini piccoli.
In Italia, circa 900 persone ogni anno si ammalano di questa infezione e la percentuale dei decessi si aggira intorno al 10%. Malattie che ora possono essere facilmente diagnosticate e curate con tempestività.