Prima della conferenza stampa Mario Alberto Santana ha voluto mettere in luce un particolare sulla nascita del secondogenito, Matthias (nato lo scorso 13 ottobre), legato al mondo della ricerca: “In questo periodo in cui si parla tanto di aiutare la scienza, io e mia moglie abbiamo deciso di donare il cordone ombelicale di mio figlio alla ricerca. Un piccolo gesto che non è costato nulla a noi, e che consentirà di lavorare sul progresso dell’analisi sulle ‘cellule staminali’”. Grazie ha questo dono, potranno essere studiate e risolte malattie di particolare impegno (dal cordone ombelicale vengono estratte “cellule staminali totipotenti” che potranno poi ‘specializzarsi’ e correggere anomalie di vario tipo).
“Con queste mie parole vorrei sensibilizzare le persone che mi ascoltano e cercare di alimentare una cultura del ‘dono’ in questo senso”.
Poi il centrocampista argentino si è sottoposto alle domande dei giornalisti:
“Le critiche dopo il Bayern ci hanno fatto un po’ male. Al di là dei tre goal ce la siamo giocata fino alla fine. La squadra non meritava tutti questi commenti negativi –ha affermato Santana - E’ andata a giocare in uno stadio importante e ha deciso di dare tutto.
Abbiamo sbagliato qualche occasione di troppo ma non c’è sicuramente aria di crisi.
Io non ci do peso a certe parole della stampa, al massimo sono uno stimolo a far meglio, ma so che al gruppo alcune cose possono far male. Se si attacca un giocatore singolo si attacca la squadra e noi facciamo quadrato attorno a chi viene criticato senza motivo.
Infine uno sguardo alla sfida da ex contro i rosanero, domenica nel posticipo:
“Credo che domenica contro il Palermo sarà una bella sfida per noi.
Ci tengo a scendere in campo contro la mia vecchia squadra. Voglio dimostrare che sto bene e che mi sento in condizione. In Champions abbiamo voglia di ribaltare il risultato di Monaco. Non abbiamo niente da perdere e faremo del nostro meglio fino alla fine”.