Firenze, 11 novembre 2008- La ricerca della vocazione colturale di un territorio rappresenta uno degli strumenti più importanti ed efficaci per la tutela della qualità e tipicità delle produzioni e, al contempo, dell’ambiente e del paesaggio. Non a caso, infatti, si tende a parlare di “qualità totale del territorio”, ovvero di territorio gestito in funzione della qualità dei prodotti, della conservazione del suolo e degli ecosistemi, della salubrità dell’ambiente e della bellezza del paesaggio.
Al centro dei lavori del seminario in programma a Siena (Sala Palio della Certosa di Pontignano, ore 9,30) mercoledì 12 novembre, organizzato da Arsia, CRA-Centro di ricerca per l’agrobiologia e la pedologia e Provincia di Siena dal titolo “Avanzamenti nella ricerca delle relazioni tra ambiente, vite e olivo”, si troverà proprio la presentazione dei principali risultati metodologici ed operativi nel processo di zonazione colturale a scala provinciale e aziendale ottenuti dalle ricerche in corso in Toscana, con riferimento particolare alla provincia di Siena.
La pratica della “zonazione” è infatti la suddivisione di un comprensorio in base alle caratteristiche eco pedologiche e geografiche, con la verifica della risposta di adattamento delle diverse specie ai territori rurali.
Nel corso dei lavori - che si inseriscono nel programma di attività della Rete dei Poli per il collaudo e il trasferimento dell’innovazione a cui partecipa anche l’Università di Siena – si parlerà, tra l’altro, del progetto ‘carta vocazionale della provincia di Siena’, dell’influenza delle variabili ambientali sulle caratteristiche quali-quantitative delle produzioni viticole, del ruolo delle risorse genetiche nella sostenibilità del territorio e nella ricerca dell’unicità negli oli extravergini di oliva, di metodi innovativi per migliorare la caratterizzazione idrologica del suolo e delle iniziative dell’Arsia per la salvaguardia delle aree viticole.