Sabato 15 novembre alle ore 22.30 la Corte dei Miracoli ospita il concerto di Beatrice Antolini, in tour con il suo nuovo album dal titolo “A Due”, concepito e realizzato in quasi assoluta solitudine in uno studio sperduto tra le colline modenesi; continuazione e deciso superamento dell’album precedente, Big Saloon.
La giovane artista italiana, nata a Macerata, suona dall'età di tre anni, iniziando con le tastiere, per poi andare a sperimentare qualunque cosa possa emettere un suono. Si iscrive al Conservatorio, partecipa a concorsi internazionali di musica classica ma nel contempo non disdegna di suonare basso e batteria in gruppi locali dark e industrial.
Dopo essersi diplomata nel 2002 come attrice nella scuola Teatro Colli di Bologna e aver scritto le musiche per lo spettacolo finale e altri spettacoli della compagnia, decide di registrare una manciata di canzoni che costituiranno la base di Big Saloon, album pubblicato nel 2006 dall’etichetta Madcap Collective con ottimi risultati di critica e pubblico. Con Big Saloon ristampato e distribuito da Pippola/Audioglobe, Beatrice e la sua band si imbarcano in un lungo tour su e giù per la penisola che li afferma come una delle più eccitanti esperienze live italiane.
Sempre nel 2006, Beatrice collabora con Marco Fasolo dei Jennifer Gentle (la prima band italiana a firmare per Sub Pop, l’etichetta di Nirvana e Soundgarden) in un pezzo del loro nuovo album The Midnight Room.
In questi ultimi anni Beatrice Antolini è stata in giro per i palchi italiani, collaborando con Baustelle e Bugo, ma soprattutto crescendo artisticamente.. Nel suo ultimo lavoro rimane il pop scherzoso e proteiforme di Big Saloon, con le sue bizzarrie multicolori da cartone animato ma, sin dal primo brano A New Manner, ci si imbatte in un’ispirazione nuova, spesso più oscura , ma anche più matura e pensosa.
E’ nel delicato equilibrio tra le accelerazioni di pop mutante di Sugarise e Double J e le misteriose atmosfere cangianti e psichedeliche di brani come Morbidalga e Secrete Cassette che sta tutto il segreto di questo disco, meditato e fortemente voluto in ogni suo piccolo particolare.
Più ricco ed insieme più conciso dell’album di esordio, A Due è basato su arrangiamenti vertiginosi quanto controllati, capaci di spaziare in un battito di ciglia e senza forzatura alcuna dalla ballata anni Cinquanta di Clear my eyes all’incredibile fusione di latin rock e new wave che è A new room for a quiet life. In un caso unico nel panorama musicale italiano, Beatrice ha scritto, arrangiato e poi suonato quasi tutti gli strumenti, imprimendo la propria personalità ad ognuna delle canzoni del disco.
E' nel delicato equilibrio tra accelerazioni di pop mutante, atmosfere psichedeliche, arrangiamenti vertiginosi, classica melodia italiana e fusione di latin rock e new wave che sta il fascino e la grandezza di questo disco, meditato e fortemente studiato in ogni minimo dettaglio.