Fondiaria-Sai delista Immobiliare Lombarda

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
04 novembre 2008 15:14
Fondiaria-Sai delista Immobiliare Lombarda

Si è conclusa ieri la procedura di squeeze-out di Fonsai su Immobiliare Lombarda, con il pagamento delle ultime azioni apportate dai soci e il trasferimento della proprietà delle azioni a FonSai, che è arrivata a detenere il 100% del capitale della controllata. Fondiaria-Sai, a seguito della procedura per l’adempimento dell’obbligo di acquisto sorto dopo l’opa promossa su Immobiliare Lombarda, è venuta a detenere 4.052.608.266 di azioni ordinarie Immobiliare Lombarda, pari al 98,72% del capitale.

In conseguenza del raggiungimento di una partecipazione superiore al 95%, FonSai ha proceduto ieri a dare esecuzione alla procedura di squeeze out per l’acquisto delle 52.731.461 azioni Immobiliare Lombarda ancora detenute dal mercato, pari all’1,28% del capitale sociale. Da ieri i titoli Immobiliare Lombarda sono revocati dalla quotazione, così come disposto da un provvedimento di Borsa Italiana.
Da due mesi, tutti i giorni, allo stesso prezzo, con identici quantitativi e unica provenienza, sei mani comprano titoli della Premafin, capogruppo della famiglia Ligresti.

Ma non è una scalata, è una vigorosa azione di sostegno, come raramente se ne sono viste. L'origine degli acquisti, infatti, sono i Ligresti. Premafin (-0,8% ieri a 1,369 euro) nell'ultimo mese ha guadagnato il 10% e in sei mesi ha ceduto appena il 7,5%. A creare un cordone sanitario intorno al titolo, a partire dal 3 settembre e con rare pause, sono state le tre società lussemburghesi dei fratelli Ligresti: Hike (Jonella), Canoe (Giulia), e Limbo (Paolo), che sono nel patto di sindacato della holding di Fondiaria Sai.

Alla fine il risultato di circa quaranta sedute di «ricostituente » è una spesa tutto sommato modesta: meno di due milioni. Ma del resto Premafin è trascurata dal mercato quindi rende più facile un' azione di sostegno. Tanto che nella manovra (ancora in corso) i tre fratelli Ligresti totalizzano da soli in ogni seduta una media del 20% degli scambi sul titolo.

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