Firenze, 4 novembre 2008- Mantenere e sviluppare le potenzialità economiche del comparto agricolo e forestale delle aree montane toscane significa assicurare la vitalità del tessuto rurale e, di conseguenza, garantire il mantenimento del presidio umano in queste zone. Per individuare alternative produttive per il settore rurale in grado di garantire occupazione e valorizzazione sostenibile delle risorse, l’Arsia e la Comunità Montana dell’Appennino Pistoiese hanno promosso – insieme ai soggetti pubblici locali, alle organizzazioni professionali e le imprese del territorio – due progetti: il primo riguarda la valorizzazione delle biomasse forestale per la produzione di energia e l’altro l’introduzione della coltivazione e valorizzazione commerciale dei piccoli frutti (fragola, lampone, mirtillo, mora) in un territorio già di per sé vocato e conosciuto per le produzioni spontanee di tali frutti.
Nel convegno in programma giovedì 6 novembre a Gavinana (San Marcello Pistoiese, Sala di Palazzo Achilli, inizio lavori ore 9,30) saranno presentati i risultati del progetto “Valutazione della domanda di biocombustibili solidi (legno cippato) nell’ area dell’ Appennino Pistoiese”, promosso dall'ARSIA e attuato dal C.R.E.A.R dell’Università di Firenze con il coinvolgimento del Gal Garfagnana Ambiente e Sviluppo, di A.R.Bo. Toscana, dell’Associazione Boscaioli Pistoiesi, recentemente concluso.
Inoltre sarà presentata l’impostazione metodologica e i primi risultati del progetto "Individuazione di varietà e tecniche di coltivazione idonee per la produzione di piccoli frutti nel territorio della Montagna Pistoiese”. I lavori, coordinati da Maria Grazia Mammuccini amministratore Arsia, prevedono le conclusioni di Agostino Fragai, assessore alle riforme istituzionali e enti locali della Regione Toscana. L’iniziativa è rivolta, oltre che alle Istituzioni pubbliche locali, ad agricoltori e tecnici che operano nelle aree montane, che possono trovare nelle iniziative progettuali presentate idee e spunti validi anche per i propri ambiti territoriali di riferimento.