San Salvi: in mostra le foto di Carla Cerati

Redazione Nove da Firenze
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24 ottobre 2008 18:56
San Salvi: in mostra le foto di Carla Cerati

Ottobre 2008, mese della salute mentale. Trent'anni fa nasceva la legge 180, a tutti nota come legge Basaglia, e si dava il via alla chiusura definitiva dei manicomi in Italia. Quarant'anni prima, nel 1968, due affermati fotografi italiani Carla Cerati e Gianni Berengo Gardin, avevano documentato in un agghiacciante reportage fotografico la situazione manicomiale negli ospedali psichiatrici italiani. Ne era nato l'anno dopo un libro curato dallo stesso Basaglia e intitolato significativamente Morire di classe.

Molti ritennero, e tra questi in prima fila Primo Levi, che queste "immagini dure di donne e uomini prigionieri, incarcerati, legati, puniti, umiliati, ridotti a sofferenza e bisogno" abbiano fortemente contribuito a sensibilizzare l'opinione pubblica, favorendo la rivoluzione basagliana allora solo all'inizio.
Il lavoro della Cerati, spesso ai limiti della clandestinità, era incentrato anche su quello che lei chiama semplicemente "il manicomio di Firenze", cioè San Salvi. Oggi la Cerati, che ormai da oltre trent'anni affianca al lavoro di fotografo quello di affermata scrittrice - vincitrice di un Premio Campiello con "Un matrimonio perfetto", del Premio Comisso con "La cattiva figlia", finalista al Premio Strega con "La perdita di Diego" e che ha appena pubblicato con Marsilio editore “L’emiliana”, suo dodicesimo romanzo - ritorna a San Salvi, ospite dei Chille de la balanza - in una esposizione intitolata Prima di Basaglia.

Morire di classe, presentando per la prima volta a Firenze proprio le foto di quel lontano 1968. Al vernissage, fissato per martedì 28 ottobre alle ore 17.30, interverranno gli antropologi Pietro Clemente e Paolo de Simonis, lo psichiatra Andrea Tanini e naturalmente la fotografa Carla Cerati impegnata ad offrire la sua "testimonianza" soprattutto ai giovani che, purtroppo, oggi danno tutto o quasi per facile e scontato.
L'esposizione Prima di Basaglia. Morire di classe è uno dei momenti di maggior rilievo delle iniziative di "Ottobre mese della salute mentale" che si realizzano con il sostegno dell'Assessorato alle Politiche socio-sanitarie del Comune di Firenze.

L'ingresso è naturalmente libero. L'importante mostra, con oltre 20 foto b/n in grande formato, include anche alcune immagini all'epoca non inserite nel libro di Basaglia; resterà aperta sino a venerdì 21 novembre.

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