Firenze- A Firenze dopo le fiaccolate contro il maestro unico e la Gelmini è il turno dell'Università. Il Consiglio della Facoltà di Scienze Politiche ha respinto la posizione dell'Assemblea degli studenti di Novoli, già riunitasi ieri nell'Aula Magna del Polo delle Scienze Sociali di Novoli e questo pomeriggio in presidio alle porte del Consiglio di Facoltà, che chiedeva la sospensione della didattica per favorire momenti di analisi e riflessione sulla situazione determinatasi a seguito dell'emanazione della Legge 133/08.
L'assemblea, dopo una lunghissima discussione, ha deciso di occupare i locali del D5 che ospitano, prevalentemente, le lezioni della Facoltà di Scienze Politiche.
"Netta contrarietà" nei confronti delle scelte operate dal Governo in materia di università e ricerca, "viva preoccupazione" per gli effetti che queste scelte determineranno "sulla qualità della didattica e della ricerca in Italia"; l'invito al presidente della Giunta regionale a rappresentare nelle sedi istituzionali "le posizioni critiche espresse dagli atenei toscani", a promuovere "una posizione comune delle Regioni italiane per richiedere una profonda modifica delle norme" e a contrastare "ogni ipotesi di ulteriore indebolimento della formazione e della ricerca".
È quanto stabilisce una mozione presentata da consiglieri dei gruppi Pd, Pdci, Prc, Sd, Verdi e del gruppo misto, approvata oggi a maggioranza dal Consiglio regionale. È stata Fabiana Angiolini (Pd), prima firmataria, a illustrare la mozione in Aula: "Siamo già nelle ultime posizioni in Europa ? ha spiegato ? i tagli indiscriminati previsti dal Governo rappresentano un colpo di scure a tutto il sistema, che paralizza le università, a cominciare dagli atenei di maggior tradizione. Basti pensare alla riduzione drastica del turnover, con l'assunzione di una persona ogni 5 che vanno in pensione, alla riduzione annuale fino al 2013 del fondo di finanziamento ordinario di 467 milioni di euro e alla riduzione del 46% sulle spese di funzionamento".
Voto contrario dei gruppi di centrodestra ha annunciato Stefania Fuscagni (Fi-Pdl) nei confronti "di una mozione con la quale si vola troppo alto, senza tenere conto dei problemi reali", su una questione "complessa, che non può essere ridotta al puro criterio economico-finanziario". Il consigliere Marco Carraresi ha annunciato la decisione del gruppo Udc di non partecipare al voto, ritenendo il contenuto della mozione "un ragionamento parziale e fuorviante su una questione complessa, che non può essere affrontata senza considerare il problema di un corretto uso delle risorse".