Ha un cognome che ispira simpatia e che ricorda film antichi, Maurizio Trombetta, nato a Udine il 29 settembre 1962, di professione fa l'allenatore e attualmente vive un momento di grande popolarità perchè alla guida del CFR Cluj (Romania), ha firmato grandi imprese. Approdato in Champions League, il CFR Cluj è stato inserito nel girone della Roma e del Chelsea e, dopo due giornate disputate, comanda con grande sorpresa la classifica a quota 4. Splendida la vittoria iniziale a Roma contro la formazione di Spalletti, poi ottimo pareggio casalingo contro Lampard e i suoi compagni inglesi.
La prossima settimana la sfida in Francia contro il Bordeaux e se dovesse fare risultato anche contro i transalpini le possibilità di passare il turno sarebbero davvero reali. "Se dovessimo fare punti anche in Francia allora un pensierino al passaggio del turno o alla qualificazione in coppa Uefa come terza squadra classificata del girone inizieremmo a farlo- dichiara in esclusiva a Nove l'allenatore friulano-. Sarebbe da sogno". E' già perchè Trombetta non pensava d'inziare così bene e ora crede alla grande impresa.
"Siamo una squadra di valore però ora stiamo facendo qualcosa di straordinario-afferma il tecnico italiano-. Sicuramente in pochi credevano nelle nostre possibilità e anche per noi è una mezza sorpresa essere così in alto dopo due giornate di coppa. Però ora dobbiamo tentare l'impossibile". Ma cerchiamo di conoscere meglio la storia di questo mister che nel 1988 prende il diploma Isef, poi nel 2001 ha positivamente superato un corso master per allenatori professionisti di prima categoria. Trombetta da ragazzo ha giocato fin da piccolo a pallone iniziando la carriera con l'Udinese squadra con la quale ha vinto (suo il gol nella finalissima contro la Roma) il Campionato Primavera 1980/1981 insieme ai friulani Paolo Miano, Gianfranco Cinello, Loris Dominissini, Luigi De Agostini. Terminato il periodo con la Primavera è stato in serie A con Udinese(1981-'82) e Catanzaro(1982-'83), in C1 con Spal(1983-'85) e Triestina(1988-1992 e con i giuliani ha disputato anche un campionato di B nel 1991).Infine C2 con Giorgione(1985-'88)e con Pistoiese dove ha chiuso l'avventura calcistica da giocatore nel 1992-'93. La carriera di allenatore è iniziata negli allievi dell'Udinese nel 1994.
Dopo pochi mesi è stato chiamato da Giovanni Galeone sulla panchina dell'Udinese che all'epoca militava in Serie B. Come vice di Galeone ha vinto il Campionato di Serie B. L'anno dopo ha seguito Galeone a Perugia vincendo il Campionato 1995/1996 e quindi a Napoli. Nel 1998 torna a Udine e questa volta è il vice di Francesco Guidolin. L'anno successivo (1999) con Guidolin va ad allenare il Bologna sempre in Serie A per 5 stagioni. Nel 2003-04 è ancora con Galeone ad Ancona e torna di nuovo a Udine per salvare l'Udinese nella stagione 2006/2007. Nella stagione 2007-08 diventa primo allenatore del Sevegliano, in Eccellenza subentrando al vecchio allenatore alla settima di campionato, con la squadra ultima in classifica.
Termina il campionato al quarto posto (31 punti fatti nel girone di ritorno), vincendo inoltre la Coppa Italia di Eccellenza. A fine stagione viene premiato come Miglior Allenatore del 2008 dei dilettanti friulani. Nel giugno 2008 viene ingaggiato dall'imprenditore rumeno Arpád Paszkany proprietario del CFR Cluj (Romania), vincitrice di campionato e Coppa di Romania l'anno precedente come allenatore in seconda. Dopo l'esonero del primo allenatore Ioan Andone viene promosso lui a primo allenatore con la squadra qualificata per la prima volta alla UEFA Champions League 2008-2009.E come detto l'esordio nella massima competizione europea per club è un successo: allo Stadio Olimpico di Roma il Cluj batte la A.S.
Roma con un perentorio 2 a 1 e nella seconda giornata pareggia in casa per 0 a 0 con il Chelsea F.C. Insomma finora una carriera da mister che sembra possa essere sempre più bella a patto che "si rimanga con i piedi per terra e ci si renda conto che come oggi sei osannato domani potresti essere esonerato- afferma scherzando un pò il simpatico Trombetta-". "Comunque venerdì abbiamo una partita importante di campionato-afferma il tecnico nato ad Udine-. Affrontiamo la prima in graduatoria e se riduciamo le lunghezze di ritardo, che ora sono nove, potremmo anche pensare a rientrare nella lotta per lo scudetto". Infine in chiusura d'intervista chiediamo al tecnico di questa esperienza romena.
" E' qualcosa di speciale, che rafforza il carattere e che uno porterà per sempre con sè come bagaglio d'esperienza-dichiara l'allenatore del CFR Cluj-. Chissà che un giorno non torni in Italia ad allenare una buona squadra". Poi è il momento dei saluti, arrivederci Trombetta e chissà se la rivedremo a fine maggio all'Olimpico per la finale di Champions League. Chissà se in tribuna o se in panchina con la sua squadra romena e questa si che sarebbe l'impresa del secolo,da raccontare per sempre, da eroi del calcio o da eroi della panchina.
Sarebbe la storia meravigliosa di Maurizio Trombetta ma già così è già molto, molto, molto bella.