“La reazione della squadra l’ho già vista anche contro lo Steaua, domani mi piacerebbe vedere anche continuità di gioco e personalità”. Cesare Prandelli, volto disteso e sguardo determinato, pensa alla sfida di Verona come ad un altro, ennesimo, esame da superare. “Ho riguardato il video della gara di Champions e per venticinque minuti la squadra ha giocato molto bene. Poi abbiamo avuto un po’ di paura ad alzare il baricentro contro una squadra che ci ha messo tanta esperienza in più visto che era al nono anno consecutivo in coppa, e che cercava di colpire in contropiede”.
“Certo – ammette il Mister – dobbiamo cercare di entrare di più in area, altrimenti fare goal è sempre molto difficile”.
“Melo? Non è un problema, sta facendo il suo dovere, non c’è un regista unico nella squadra, mi piace vedere uno sviluppo di squadra collettivo. Questa è la base sulla quale stiamo lavorando in questa stagione.
Jovetic sta bene, ed è andato in tribuna solo per una normale rotazione con Osvaldo. Lo spirito della squadra deve venir fuori assieme alla continuità di rendimento”.
E ora la testa va al Chievo, alla sfida del Bentegodi: “So che la squadra di Iachini, allenatore e persona che stimo dentro e fuori dal campo, ha una buona mentalità e un gioco ben definito. Per fare punti dovremo arrivare con a giusta mentalità fin dall’inizio, essere determinati dal primo minuto e non perdere mai il filo del gioco”.
