Circa 150 i ciclisti che hanno partecipato ieri mattina alla manifestazione indetta dall'associazione FIAB FirenzeInBici per protestare contro le rimozioni selvagge di biciclette operate negli ultimi due mesi dai vigili urbani.
La goccia che ha fatto traboccare il vaso dell'esasperazione dei ciclisti è stata la rimozione di una quarantina di biciclette in piazza dei Ciompi, proprio il giorno in cui si celebrava la giornata europea dedicata alla mobilità sostenibile (22 settembre, giornata europea senza auto).
Ed è proprio da piazza dei Ciompi che è partita la manifestazione organizzata da FirenzeInBici.
Prima di partire i ciclisti hanno legato alcune biciclette alla ringhiera dove sostava gran parte delle bici rimosse. Sulle bici è stato esposto uno striscione "Qui le bici non erano in divieto". In effetti la ringhiera non è sul marciapiede, ma su una striscia di terreno esterna ad esso dove non davano noia a nessuno.
Dopo la partenza da piazza dei Ciompi il gruppo ha compiuto un breve giro per il centro storico, scortato dalla Polizia Municipale e dalle forze dell'Ordine, lungo il percorso concordato con la Questura, per approdare infine in piazza della Signoria per una allegra scampanellata sotto le finestre dell'ufficio dell'assessore Graziano Cioni, che ha la delega alla Polizia Municipale.
"Non chiediamo certo la luna - ha detto Valerio Parigi, organizzatore della manifestazione, nel breve discorso finale - vogliamo solo sapere dove possiamo parcheggiare la bicicletta, dal momento che le rastrelliere non sono sufficienti, e non saranno sufficienti ancora per lungo tempo".
Infatti, secondo le stime dell'associazione di ciclisti, sono almeno 40.000 le biciclette che sostano per la strada, a fronte di soli 11.000 posti nelle rastrelliere. Non risolveranno quindi la situazione i 2000 nuovi posti bici già previsti e finanziati; e non basteranno nemmeno i 6000 posti approvati dal consiglio comunale lo scorso 22 settembre (ma non ancora finanziati). Da qui l'esigenza, rivendicata dai ciclisti, di poter sostare anche al di fuori delle rastrelliere.
"Chi usa la bicicletta non inquina e rende la vita migliore a tutti i cittadini, anche a coloro che devono usare il mezzo a motore - ha concluso Valerio Parigi - per questo motivo si dovrebbero fare ponti d'oro ai ciclisti, non sequestrare le loro biciclette!".
Hanno aderito alla manifestazione il partito dei Verdi, Unaltracittà/unaltromondo, i consiglieri comunali Malavolti, Pettini, Baruzzi e Pieri, e l'associazione ambientalista Legambiente.
«Ci impegneremo, come abbiamo già fatto, a portare nelle decisioni di governo le giuste istanze dei ciclisti». E' quanto ha dichiarato Giovanni Varrasi, capogruppo dei Verdi in consiglio comunale, che questa mattina ha partecipato, in piazza dei Ciompi, alla manifestazione organizzata da FirenzeInBici.
«Chiediamo anzitutto all'amministrazione comunale - ha aggiunto l'esponente della maggioranza - di applicare sul territorio le decisioni contenute nella mozione, approvata lunedì scorso a larga maggioranza, "per una città accogliente nei confronti delle biciclette" alla quale hanno contribuito anche i colleghi Daniele Baruzzi, Gregorio Malavolti, Luca Pettini e Leonardo Pieri».
«La mobilità ciclabile permette - secondo Varrasi - un grande risparmio sul terreno dell'inquinamento e del consumo di energia e migliora la qualità della vita dei cittadini. Se pensiamo che l'amministrazione sta giustamente spendendo milioni di euro per ridurre di circa il 25% la mobilità privata, consideriamo che quella ciclabile, con opportuni investimenti, potrebbe arrivare a ridosso del 20% della quota della mobilità generale». «E' come per il fotovoltaico - ha commentato il capogruppo dei Verdi - a proposito del quale si diceva che era un'attività "simpatica", ma assolutamente residuale, fino a che il candidato alle elezioni presidenziali Usa Obama ha dichiarato, nel suo discorso di investitura, che si impegnerà a realizzare politiche per le quali il 50% dell'energia necessaria al suo Paese sarà tratta da fonti pulite.
Ho proposto ai manifestanti due iniziative: servizi fotografici per documentare la scarsa attenzione al posteggio delle auto in zona a traffico limitato e un collegamento tra le richieste dei ciclisti e il programma dei vari candidati a sindaco».