L'ufficio bici del Comune di Firenze ha comunicato dove saranno effettuate le prossime rimozioni di biciclette. Le strade coinvolte saranno: via il Prato; via S. Caterina da Siena; via della Scala; viale Belfiore.
Le biciclette possono essere rimosse ai sensi del codice della strada oppure ai sensi del regolamento di polizia municipale. Qualsiasi bicicletta che occupa anche parzialmente il marciapiede è in sosta vietata ai sensi del codice della strada ed è quindi sanzionabile e sarà probabilmente rimossa.
A questo divieto si aggiunge quello, previsto dal regolamento di polizia municipale,di legare le biciclette ai monumenti, alle balaustre di fronte ai monumenti oppure agli altri elementi di arredo urbano. Questa ultima definzione è piuttosto ampia, ma recenetemente l'assessore Cioni l'ha interpretata in maniera limitata alle panchine.
L'associazione FirenzeInBici valuta positivamente l'iniziativa dell'ufficio bici di annunciare alle associazioni di ciclisti le prossime rimozioni. Resta però immutato il problema della carenza di rastrelliere, che è stato enfatizzato dalla ondata agostana di rimozioni di biciclette; ragione per cui FirenzeInBici ha chiesto una moratoria delle rimozioni di biciclette.
"Chiediamo l'immediata discussione in commissione e in consiglio comunale della mozione -spiegano dalla lista Unaltracittà/Unaltromondo- perché si sospenda fino a gennaio 2009 la rimozione delle biciclette posteggiate fuori dalle apposite rastrelliere, se non in caso di reale intralcio.
Nella richiesta si impegna l'amministrazione a installare entro quella data nuove rastrelliere, in numero e tipologia adeguati, per non penalizzare la mobilità ciclabile, che deve essere invece sostenuta e incentivata. Sembra che, dopo le rimozioni e relative multe effettutate nelle due settimane in cui il Regolamento è in vigore, nei prossimi giorni sia previsto un nuovo blitz di rimozione bici in via il Prato, via S. Caterina da Siena, via della Scala e viale Belfiore. Verranno quindi rimosse non solo quelle sui marciapiedi che sono in sosta vietata ai sensi del codice della strada ma anche quelle legate ai vari elementi di arredo urbano.
Diamo per scontato che non sono rimuovibili e quindi sanzionabili quelle legate alle transenne stradali, visto che Cioni stesso lo ha affermato dopo che erano stati graziati i virtuosi che si erano recati in bicicletta alla Festa del PD alla Fortezza e non sapevano dove fissare il mezzo se non appunto alle transenne. Sulla discrezionalità di questa, come di altre norme del Regolamento di P.U. non si dirà mai abbastanza: cosa si intende per arredo urbano? Come si fa a sapere quali elementi sono considerati arredo e quali no? I pali fuori dal marciapiede sono considerati arredo? E in certe strade del centro dove le rastrelliere non potranno essere collocate le persone dovranno dire addio alla bicicletta? Ma come si può applicare rigidamente questa norma sapendo che Firenze dispone solo di circa un terzo delle rastrelliere necessarie per le biciclette circolanti?"