Monticiano (Siena), 13 settembre 2008- Istituzioni e mondo forestale d’accordo per l’utilizzo del legno in edilizia. Fino ad oggi, pur essendo abbondante la materia prima in Toscana (dove la metà della superficie è boschiva), il legno in edilizia – civile e rurale – non è molto utilizzato, anche per mancanza di tradizione, ma l’impegno ad una netta inversione di rotta sembra esserci. Questo è quanto emerso durante un convegno dedicato all’uso del legno in edilizia a Monticiano (Si) in occasione della seconda giornata della Festa regionale del Bosco – in programma fino a domenica 14 settembre con molte iniziative aperte al pubblico - organizzata da Arbo Toscana (l’associazione della Cia Toscana che riunisce i boscaioli della regione), dall’Associazione boscaioli senesi, e da Comune e Pro Loco di Monticiano, con l’obiettivo di valorizzare i sentieri produttivi del bosco, per evidenziare nuovi percorsi dell’economia forestale, attraverso convegni, dimostrazioni, con una vasta area espositiva e degustazioni di produzioni locali.
Il convegno dal titolo “Edilizia: e se si usasse il legno?”, organizzato dalla Cia Toscana con Arbo e Boscaioli senesi, e coordinato dal vicepresidente della Cia regionale Valentino Vannelli, ha visto la partecipazione di tecnici, amministratori e addetti ai lavori, dove sono state presentate le esperienze più innovative e positive già realizzate in Toscana di utilizzo del legno in edilizia rurale e civile. Sono molte le prospettive dell’utilizzo del legno, ma ancora il materiale è poco diffuso.
Sia nell’edilizia rurale che civile offre importanti sbocchi, e sembra non causare controindicazioni a livello paesaggistico con evidenti risposte positive, invece, sul risparmio energetico.
Fra i problemi del settore emersi durante il convegno, quello della mancanza della fase della trasformazione e di figure professionali (carpentieri), nonchè una filiera del legno non completa. Ma non mancano elementi positivi: la materia prima disponibile, oltre 1300 imprese che nella regione utilizzano le risorse legnose e alcuni esempi virtuosi di certificazione forestale, come nel caso del Monte Amiata che è stata la prima foresta in Italia ad ottenere la certificazione Pefc per una corretta gestione del bosco con ricadute economiche e di valore aggiunto sul prodotto finale.