Le quattro tappe che hanno fatto la storia del Chianti Classico in quattro bottiglie che la ripercorrono, esposte in quattro vetrine della piazza di Greve. Un viaggio a cavallo tra due secoli, dal 1924 al 2003, per far conoscere o riconoscere al pubblico della XVIII Rassegna del Chianti Classico le principali vicende del Gallo Nero. Ogni bottiglia di Chianti Classico, aperta in qualsiasi parte del mondo, ha dietro di sé una storia legata al territorio in cui nasce che la rende unica. La stessa storia che il Consorzio Vino Chianti Classico custodisce dal 1924, anno della sua nascita a Radda in Chianti.
Proprio da allora parte “Sulle tracce del Gallo Nero”, il percorso che attraverso quattro bottiglie esposte in altrettante vetrine della piazza di Greve darà vita a una caccia alla storia dell’ultimo secolo del Chianti Classico. Ai partecipanti della XVIII Rassegna del Chianti Classico, in programma a Greve in Chianti dal 12 al 14 settembre, basterà cercare i negozi che ospitano in vetrina le bottiglie delle annate corrispondenti agli anni che hanno fatto la recente storia del “Classico”: 1924, 1932, 1996, 2003.
Una volta trovati, chi vorrà partecipare al gioco potrà entrare nel negozio e richiedere la cartolina esplicativa della tappa in cui si trova. “Sulle tracce del Gallo Nero” non è però l’unica iniziativa del Consorzio nell’ambito della rassegna grevigiana. Dodici gigantografie daranno vita a “Obiettivo sul Chianti Classico”, un’installazione fotografica che vestirà la piazza principale di Greve nei giorni della rassegna per mostrare al pubblico i diversi volti del Chianti Classico e del suo territorio.
Iniziative che faranno da cornice a una manifestazione che vede nella sua diciottesima edizione 48 aziende per più di 100 etichette di Chianti Classico in degustazione.
Si parte venerdì 12 con assaggi aperti dalle 17 alle 21.00, mentre sabato e domenica si potrà testare annate e riserve del Gallo Nero dalle 11.00 alle 20.00.
Dalla fotografia alla pittura e alla scultura il passo è breve: nel prossimo week end a San Sano del Chianti (SI) torna la Rana d’oro, concorso “open air” di pittura e scultura, giunto alla sua XXXVII edizione con lo stesso spirito di libertà, quella di esporre le proprie opere per gli artisti e quella di ammirarle per gli spettatori.
La formula è sempre la stessa: gli artisti potranno mettere in esposizione libera i propri lavori dalla mattina di domenica 14 nelle vie del borgo senese. Tra il pubblico una giuria qualificata selezionerà il vincitore della “Rana d’oro”, il riconoscimento raffigurante la nota fontana della rana “beona” realizzata nel 1968 dallo scultore Plinio Tammaro per San Sano.