Firenze, 01 Settembre 2008- Cittadinanza onoraria e Giglio d'oro per Ingrid Betancourt, l'ex candidata presidenziale colombiana rapita nel febbraio 2002 dalle Forze Armate rivoluzionarie della Colombia e liberata lo scorso luglio dopo 2315 giorni di prigionia. La cerimonia solenne si svolgerà il 3 settembre nel Salone dei Cinquecento in Palazzo Vecchio a partire dalle 11. La cerimonia, che si svolgerà nel corso di una seduta straordinaria del consiglio comunale e che sarà aperta dal presidente Eros Cruccolini, inizierà alle 11 e prevede dopo i saluti del sindaco Leonardo Domenici, del presidente della Provincia di Firenze Matteo Renzi e dell'assessore alla cooperazione internazionale della Regione Toscana Massimo Toschi, una prolusione del giornalista Maurizio Chierici e l'intervento conclusivo di Ingrid Betancourt.
Fra le motivazioni per il conferimento della cittadinanza "la coerenza e la determinazione con le quali Ingrid Betancourt dal 1994, quando venne eletta per la prima volta al Parlamento colombiano, conduce una strenua battaglia contro un sistema di potere fortemente condizionato dalla criminalità legata al narcotraffico". E che in questa battaglia "non le siano state risparmiate intimidazioni, minacce e ricatti ai quali ha saputo opporre sempre il proprio coraggio e la solidarietà di quella parte di popolo che crede nei valori di giustizia e di uguaglianza".
"Il conferimento della cittadinanza onoraria di Firenze - si legge ancora nelle motivazioni - si inserisce a pieno titolo nella tradizione di Firenze, città da sempre operatrice in difesa dei valori di democrazia, libertà e giustizia sociale". Così come "per il suo esemplare e coraggioso impegno volto alla difesa della libertà, della democrazia e dei diritti umani in Colombia con l'auspicio che si realizzino al più presto le condizioni per la liberazione degli altri ostaggi ancora in mano alle Farc".
La Betancourt è già cittadina onoraria di Firenze dal 2004, quando il consiglio comunale approvò la delibera, ma soltanto adesso è possibile conferirle materialmente il riconoscimento. Firenze è la prima città tra le molte che hanno concesso la cittadinanza onoraria alla Betancourt (tra queste anche Roma), a consegnarle personalmente l'onorificenza. Il riconoscimento del Giglio d'Oro, istituito recentemente dal consiglio comunale, è stato assegnato alla Betancourt qualche mese fa, quando ancora era prigioniera delle Farc, su proposta della commissione consiliare pace e solidarietà internazionale.
"Ingrid Betancourt - spiega la motivazione del conferimento del Giglio d'Oro - è diventata nel corso del suo coraggioso impegno politico e in particolare nei lunghi anni del sequestro operato dalle Forze Armate Rivoluzionarie Colombiane, un simbolo per il popolo colombiano e per tutti coloro che si battono contro la corruzione, la violenza e l'ipocrisia di un potere che attecchisce ed è forte laddove vengono sistematicamente calpestati i diritti fondamentali dell'uomo". Alla cerimonia hanno assicurato la loro presenza, oltre alle autorità e ai rappresentanti diplomatici di Colombia e Francia, personaggi del mondo della cultura e dello spettacolo come Vincenzo Cerami e Pamela Villoresi.
Saranno presenti i gonfaloni delle città di Napoli, Torino, Pisa e altre città medie e piccole di tutta la Penisola, che hanno consegnato riconoscimenti alla Betancourt, così come i sindaci e i gonfaloni dei Comuni dell'area metropolitana fiorentina e rappresentanti dell'associazionismo e del volontariato. "Un ringraziamento - sottolinea il presidente Cruccolini - va a Cna e Toscana Energia che hanno contribuito all'iniziativa".
«La liberazione di Ingrid Betancourt è stata giustamente salutata ovunque con grande sollievo e come segno di speranza -interviene Anna Nocentini, capogruppo di Rifondazione Comunista- qualunque siano state le ragioni della sua liberazione, il ritorno ai suoi affetti e al suo impegno politico e sociale è straordinariamente importante e ribadisce la condanna al ricorso ai sequestri di persona come metodo di azione politica.
La cerimonia di conferimento della cittadinanza e del Giglio d'oro è l'epilogo di una ripetuta discussione che questo Consiglio ha svolto sulle vicende che l'hanno vista protagonista, sottolineando il suo impegno affinché la guerra civile che si svolge in Colombia da decenni giunga finalmente ad una soluzione politica negoziata, con la collaborazione delle forze internazionali, a partire dallo scambio umanitario dei prigionieri tra le forze della guerriglia ed il Governo. Il rilievo internazionale che la sua presenza attribuisce a questa cerimonia accresce la responsabilità di questo Consiglio, che oggi non si esprime ma che vorrebbe vedere un'opera più incalzante da parte dell'Amministrazione nel portare avanti le proposizioni espresse ogni volta che viene attribuito il Giglio d'oro.
Vorremmo sentire parole forti non solo per dare il benvenuto a questa donna coraggiosa e per condannare chi l'ha privata della libertà per anni ma per affermare l'impegno di Firenze nell'accompagnare la sua opera di denuncia della corrotta classe politica colombiana e dei suoi rapporti con il narcotraffico, delle squadre di paramilitari che rapiscono e uccidono, della popolazione costretta a fuggire spaventata. Vorremmo sentire parole di sostegno all'inchiesta portata avanti dal Tribunale penale internazionale che sta indagando sull'impunità di cui godono i crimini di lesa umanità in quel Paese, che sta scoprendo le migliaia di fosse comuni indicate dai paramilitari colombiani durante le loro confessioni.
Il conferimento del Giglio d'oro a Ingrid Betancourt non è espressione solo di umana partecipazione alla sua sofferenza e al suo impegno, ma è l'affacciarsi di Firenze nella "guerra sporca" in Colombia, come da anni viene definita: un'azione politica che deve vedere iniziativa e continuità, pena una colpevole autocelebrazione. Viene da chiedersi cosa è seguito, però, nell'azione di questa Amministrazione, ai riconoscimenti internazionali fin qui attribuiti: ricordiamo la messicana Marisela Ortis Rivera, impegnata nella denuncia delle giovani uccise a Ciudad Juarez, le deputate afgane, con la dolcissima Malalay Joya che tanto ha combattuto e rischiato per la pacificazione del suo paese e la libertà delle donne afgane, la cecena Gashaeva o lo statunitense Mortenson impegnato per i giovani pakistani.
Vorremmo che il ruolo internazionale che Firenze si è conquistata in anni lontani fosse non solo un bel ricordo da celebrare ma un impegno nella costruzione della pace e della democrazia dal basso, attraverso iniziativa, impegno, scelte dalla parte degli oppressi».
Finalmente il Comune di Campiglia Marittima rappresentato dal vicesindaco Alvaro Mastroleo e una delegazione formata dagli attori e dal presidente del Tetaro dell’Aglio Maurizio Canovaro che hanno dedicato varie iniziative alla vicenda della senatrice colombiana, incontrerà di persona mercoledì 3 settembre a Firenze Ingrid Betancourt, insignita della cittadina onoraria di Campiglia Marittima dal 2006, mentre era prigioniera delle Farc colombiane.
Ingrid, rapita quando era candidata alla presidenza della repubblica il 23 febbraio 2002, è stata liberata il 2 luglio scorso dopo sei anni di prigionia. L’incontro avviene grazie all’invito che il comune di Campiglia ha ricevuto dal presidente del Consiglio comunale Eros Cruccolini e dal sindaco di Firenze Leonardo Domenici.