Sconti sui canoni per i concessionari delle aree demaniali. Con l'ipotesi di danno erariale per canoni demaniali non versati dagli stabilimenti balneari la Corte dei Conti potrebbe decidere di chiedere alla Regione di rifondere 14 milioni di euro, poiché non ha provveduto ad adeguare i relativi canoni concessori. "Non c'e' stata alcuna inerzia da parte della Regione Toscana in materia di canoni demaniali" E' questa la reazione del presidente Claudio Martini.
“Questa è un’altra materia su cui accendere tutta l’attenzione possibile -ribattono in un documento Gruppi regionali di Forza Italia e Alleanza Nazionale- Al di là della vicenda portata alla luce dalla Guardia di Finanza, che vedrebbe responsabile la Regione di un mancato introito per ben 14 milioni di euro, per la quale al momento non abbiamo elementi sufficienti per dare un giudizio di merito ma che comunque appare densa di interrogativi di un certo imbarazzo per la Giunta regionale, occorre allargare l’orizzonte sul più vasto mondo dei rapporti di locazione e di concessione degli immobili della Regione Toscana.
Una selva di situazioni non sempre facilmente comprensibili che vedono canoni annui all’apparenza irrisori per immobili di proprietà regionale siti nei centri storici di alcune città toscane (Pistoia, Pisa e Firenze per esempio) e concessi in locazione per uffici, attività commerciali e legate al tempo libero. Situazioni su cui i Gruppi del Popolo della Libertà intendono far piena luce per evitare anche solo l’ipotesi del ripetersi di possibile ‘danno erariale’ come si sta prospettando nel caso delle concessioni per gli stabilimenti balneari in questi giorni all’attenzione della stampa.
È indispensabile determinare elementi e strumenti di assoluta trasparenza e a tal fine come Gruppi chiederemo che venga istituita in Toscana un’anagrafe degli immobili di proprietà della Regione d i tutti gli Enti Locali.”