Il Consiglio provinciale ha approvato con 20 sì e 3 astensioni (PRC) la delibera dell’assessore alla difesa del suolo Stefano Giorgetti. “E’ un regolamento importante – ha illustrato Giorgetti – che riguarda tutto il territorio e, soprattutto, i cittadini che hanno dei pozzi o che andranno a realizzare dei pozzi e chiederanno parti demaniali del territorio. Con questo regolamento abbiamo cercato di facilitare tutte le associazioni senza scopo di lucro, le Onlus, le associazioni culturali e siamo andati incontro ad una riduzione delle tariffe per le associazioni sportive a livello dilettantistico”.
Massai (AN) ha sottolineato come: “Questo regolamento ha recepito anche emendamenti suggeriti da quelle associazioni di categoria che erano più interessate all’argomento. Salvaguarda l’associazionismo in generale ed attività inerenti l’agricoltura, come l’ortoflorovivaismo”. Calò (PRC) ha ricordato come il suo gruppo aveva chiesto di mettere: “All’interno dell’articolato del dispositivo alcuni elementi che sono oramai oggetto della discussione nazionale e cioè quelli che riguardano un Governo pubblico dell’acqua.
Avevamo anche chiesto di riprendere i principi enunciati dal comitato italiano per un contratto mondiale sull’acqua in quanto l’acqua è un bene comune pubblico e patrimonio dell’umanità”. Londi (La Margherita) ha ricordato che: “Questa materia è in ballo dagli anni ottanta ed ha avuto alterne vicende. Questo regolamento è un tentativo di fare chiarezza e di riportare a sintesi una problematica che riguarda le risorse idriche sul nostro territorio. Un tema estremamente importante in questo periodo di cambiamenti di climatici”.
Gori (DS) ha sottolineato come: “Questo tassello regolamentare sulla risorsa idrica si inquadra in un percorso che la nostra realtà amministrativa e politica, dalla Regione alla Provincia ai Comuni in Toscana, ha prodotto sul tema acqua. E, a livello provinciale, non possiamo dimenticare l’approvvigionamento idrico con la risorsa dell’invaso di Bilancino, il sistema di depurazione con l’impianto di San Colombano e, per quanto riguarda la difesa di rischio idraulico, i numerosi interventi che sono stati fatti sui fiumi.
Questo regolamento è un ulteriore tassello che apprezzeremo in futuro”.