Sarà Massimo Mattei il garante del rilancio del colore verde del calcio storico. La nuova nomina è stata annunciata stamani dall'assessore allo sport Eugenio Giani insieme alla presidente del calcio storico Elisabetta Meucci e da Massimo Mattei. "Dopo la sospensione dell'anno scorso - ha spiegato Eugenio Giani- contiamo che con un buon lavoro ci siano le condizioni perché il colore verde torni a giocare la prossima stagione. Massimo Mattei, che già è stato presidente del calcio storico, è la persona più adatta e credibile per fare il lavoro di mediazione necessario e questa scelta è condivisa anche dal Sindaco e dalla Giunta".
"E' un compito per me molto gratificante - ha aggiunto Mattei- cercare di riportare a giocare correttamente una squadra in difficoltà. E' un incarico che mi assumo nell'interesse del calcio in costume e sono convinto che il prossimo anno ci saranno quattro squadre in campo". Ottimista è anche l'assessore Giani: "Ci sono stati già segnali positivi da parte dei verdi - ha specificato l'assessore allo sport- atteggiamenti evidenti anche nella partita esibizione del 15 luglio, che fanno giustamente pensare che con un buon lavoro possono tornare ad esserci le condizioni per un rientro del colore verde nel calcio. Soddisfazione» per «la nomina di Massimo Mattei alla guida del colore Verde» è stata espressa dal consigliere Stefano Alessandri (AN-Pld) che è anche vicepresidente del calcio storico fiorentino.
«La sua passione ed esperienza nella complessa organizzazione del calcio storico - ha aggiunto - sono di buon auspicio per la completa risoluzione delle difficoltà occorse alla parte Verde. Mi auguro che il percorso positivo avviato dai calcianti verdi già nella partita di esibizione del 15 luglio scorso si concretizzi con il rilancio effettivo della società attraverso una serie di iniziative che non si esauriscano solo nella partecipazione estiva al torneo ma che coinvolgano i calcianti ed i sostenitori durante l'intero anno».
«In bocca al lupo - ha concluso Alessandri - a tutti quei ragazzi che, sacrificando le loro famiglie e perfino il lavoro, hanno speso sudore e lacrime per salvare il colore Verde ed hanno contribuito a tenere vivo, anche in clima moderno, il carattere fiero della città, conservando l'antico volto di Firenze contro le inevitabili ingiurie del tempo, degli uomini e dei mutati costumi».