Portoferraio, 6 luglio 2008- “Bene comune!”. È il messaggio chiaro e deciso che la storica campagna di Legambiente per il monitoraggio, l’informazione e la sensibilizzazione dell’opinione pubblica sullo stato di salute del mare e delle coste ha lanciato questa mattina da Marciana Marina, all’Isola d’Elba. Salpata da Portoferraio con a bordo stampa, attivisti e volontari del Cigno Verde, la Delphin, nave ammiraglia dell’associazione ambientalista, si è diretta a sorpresa verso una meta poco prevedibile: la Torre Medicea di Marciana Marina.
Per riportare all’attenzione di politici e cittadini questo caso di giustizia/cultura negata al bene comune. Storico monumento del piccolo comune elbano, tanto importante da essere rappresentato nel simbolo stesso dell’amministrazione di Marciana Marina, la Torre risale alla metà del XVI secolo ed è parte integrante del patrimonio demaniale statale. Peccato che, nonostante una sentenza della Corte di Appello di Firenze del 15/11/2005 - divenuta esecutiva il 15/12/2006 - abbia annullato in via definitiva il contratto di compravendita tra lo Stato e lo scrittore Raffaello Brignetti stipulato ben 55 anni orsono, resta abusivamente occupata dagli eredi dell’intellettuale.
E, ovviamente, resta anche chiusa al pubblico. “Malgrado la sentenza della Corte d’Appello di Firenze e malgrado le numerose iniziative che abbiamo intrapreso davanti alle istituzioni e all’ex Ministro per i Beni Culturali per restituire questo importante monumento ai cittadini – ha commentato Umberto Mazzantini, portavoce Legambiente Arcipelago Toscano – la Torre Medicea resta saldamente nelle mani di proprietari dichiarati abusivi, in una situazione di palese illegalità. Speriamo che il passaggio di Goletta Verde aiuti ad avvicinare il giorno in cui questo prezioso bene sarà restituito alla comunità di Marciana Marina”.
Promuovere la qualità dei territori, oltre a quella delle acque marine e delle coste, infatti, è uno degli obiettivi che si pone la storica campagna di Legambiente. Come ha sottolineato Rina Guadagnini, Portavoce di Goletta Verde, infatti: “Non è possibile garantire la tutela dell’ecosistema mare, senza preoccuparsi anche della salvaguardia e della valorizzazione di costa, entroterra e natura. Per noi rientra a pieno titolo tra questi temi anche la conservazione e la promozione di tradizioni, saperi, culture e beni archeologici locali.
Soprattutto, crediamo che la cultura debba essere un patrimonio comune, cui tutti possano attingere”. Posizione pienamente condivisa dai cittadini che vorrebbero poter metter piede dentro la Torre Medicea e da Legambiente. Non a caso, per il recupero della Torre a patrimonio comune è stato già presentato un progetto che prevede di realizzare all’interno di questo gioiello di storia e architettura un museo e una biblioteca del mare.