Buona la qualità delle acque toscane delle province di Grosseto, Lucca, Massa e Pisa. Resta inquinata la foce dell’Arno ed emergono alcune criticità a Livorno e provincia. Ottima la situazione riscontrata all’isola d’Elba. Goletta Verde, la campagna di Legambiente realizzata con il contributo di Vodafone Italia e Italgest Mare e la collaborazione del Ministero dell’Ambiente e tutela del territorio e del mare, ha presentato ieri mattina in conferenza stampa i risultati sulle analisi delle acque di balneazione di tutta la Toscana, isole comprese.
Come di consueto Goletta Verde viene accompagnata da terra dal laboratorio mobile dei biologi del Cigno Verde che, oltre ai parametri previsti dalla legge italiana, il Dpr 470/82, analizzano anche gli Escherichia Coli, microrganismi che vivono esclusivamente nell’intestino umano, nuovo termine di riferimento della direttiva europea poiché sono sintomo puntuale di inquinamento antropico. A presentare l’istantanea scattata alle acque di balneazione del Tirreno Centrale erano presenti Lucia Venturi, Segreteria nazionale Legambiente, e Piero Baronti, Presidente Legambiente Toscana.
La fotografia dell’ecosistema mare consegnata dalle analisi microbiologiche delle acque toscane mette a fuoco una situazione nell’insieme positiva. Sono molte, oltre trenta, infatti, le località pienamente in regola, che non presentano inquinamento batterico oltre i limiti di legge. Complessivamente su un totale di 37 punti balenabili campionati, due sono risultati gravemente inquinati, entrambi in provincia di Livorno. Questo territorio, che da solo totalizza la metà dei campionamenti effettuati in Toscana, presenta acque cristalline in 17 dei 19 dei punti analizzati.
La pecora nera è Livorno città, insieme a Rosignano Marina. Anche questa volta a far schizzare alle stelle la concentrazione di agenti microbiologici inquinanti sono gli Escherichia Coli, ossia la cattiva depurazione delle acque di scarico. Bene, invece, la costa dell’isola d’Elba e tutti i punti campionati delle province di Massa, Lucca, Pisa e Grosseto. Per quanto riguarda i cinque prelievi effettuati alle foci di fiumi, solo uno – l’Arno - risulta gravemente inquinato. “I dati sulla qualità delle acque toscane sono piuttosto buoni.
Preoccupanti solo i risultati delle analisi a Livorno città e a Rosignano Marina, che dimostrano quanto sia importante un maggiore controllo della depurazione e, viceversa, quanto siano impattanti per l’ambiente gli scarichi illegali. – Ha commentato Piero Baronti, Presidente Legambiente Toscana – Ultima nota: siamo molto contenti per la situazione emersa dal monitoraggio delle foci dei fiumi. Segno che qualcosa nella giusta direzione si sta facendo”.
A sorpresa, infatti, mostrano acque pulite e con una concentrazione di batteri entro i limiti di legge le foci dei fiumi Calambrone, Cecina, Albegna e Ombrone.
Un dato importante e incoraggiante, indicatore di buona depurazione. “Se possibile, questi risultati positivi sulle foci, per definizione non balenabili, evidenziano maggiormente la preoccupazione per l’altissima concentrazione di Escherichia Coli rilevati a Livorno città e a Rosignano Marina, punti dove invece è consentita la balneazione. La fotografia scattata alle acque marine della Toscana da Goletta Verde non ci lascia quindi pienamente soddisfatti e ci auguriamo che le nuove criticità emerse siano da stimolo per promuovere una maggiore attenzione alla tutela delle nostre coste.
Va tenuto ben presente, infine – ha concluso Lucia Venturi, Segreteria Nazionale Legambiente – che le analisi delle acque di balneazione che effettuiamo con Goletta Verde, forniscono un’istantanea relativa al momento del prelievo. Non vogliamo quindi sostituirci al ruolo delle autorità competenti.”