Piccolo film dall’ humour agrodolce, delicato e raffinato, diretto con discrezione dall’australiano Gillespie , al suo secondo film, e scritto da Nancy Oliver, nota soprattutto per la serie televisiva di successo Six Feet Under.
Lars, il protagonista del film, è un ragazzo timido e disturbato che vive nel garage del fratello e della moglie incinta di questi. Un giorno porta a casa la fidanzata , conosciuta su internet : una bambola gonfiabile che lui crede una donna reale . Il casto e innamorato Lars finirà per costringere la coppia e l’intero paesino di provincia dove vive a stare alla finzione ed accettare Bianca la Bambola come membro della comunità.
Con risvolti paradossali , amari e teneri al contempo, la neo-arrivata scoinvolgerà la vita degli abitanti del paesello, e contemporaneamente la sua “esistenza” cambierà profondamente Lars, aiutandolo ad affrontare il dolore che da sempre si porta dentro e ad aprirsi, timidamente, goffamente, alla vita. Proprio nell’evitare facili doppi sensi e gag scontate sul sesso , ma anzi, improntando sul lato sentimentale la relazione fra il ragazzo e la bambolona, sta il maggior pregio registico di Gillespie, che ci regala un film garbato e a tratti commovente.
Due nomination all’oscar, per la sceneggiatura originale e per quel Ryan Gosling che interpreta Lars con una compostezza e una malinconia molto credibili , lasciando intravedere un futuro molto promettente per la sua carriera da attore. Ma bisogna spendere due parole per anche gli altri attori, volti e nomi poco noti al grande pubblico, quali Emily Mortimer, la dolce cognata che tutti vorrebbero avere (era la fidanzata insopportabile di Match Point di Allen ) , e soprattutto Paul Schneider, che interpreta Gus, il fratello rozzo dal cuore d’oro del protagonista ( già visto in Jesse James e soprattutto in Elizabethtown ).
Marco Cei
Filmaker indipendente