Firenze, 1 aprile 2008- Il Vice Presidente della Giunta della Regione Toscana Federico Gelli e le Segreterie Regionali FP CGIL – CISL FP – UIL FPL si sono incontrati oggi nel quadro delle iniziative sindacali in preparazione dello sciopero dei soci e dei lavoratori delle cooperative sociali. Le Organizzazioni Sindacali hanno manifestato il profondo disagio largamente diffuso tra i lavoratori e le lavoratrici delle a causa del mancato rinnovo del contratto nazionale di lavoro scaduto ormai da oltre 2 anni.
L’atteggiamento di totale chiusura opposto dalle Associazioni Cooperative alle richieste sindacali ha prodotto lo stato di agitazione del comparto e la proclamazione di uno sciopero nazionale per il giorno 4 aprile. Il Vice Presidente, condividendo le ragioni della protesta, si impegna a sostenerle, facendosi anche promotore presso la Giunta regionale della rapida realizzazione degli interventi normativi sui temi dell’accreditamento e dell’affidamento dei servizi socio-sanitari, necessari a garantire maggiore trasparenza nei rapporti tra pubblico e privato e migliori tutele per i lavoratori del settore.
A Livorno il sindaco di Livorno Alessandro Cosimi insieme all’assessore al Sociale Alfio Baldi ha ricevuto questa mattina i rappresentanti sindacali ed un gruppo di lavoratrici delle cooperative sociali.
L’incontro (al quale erano presenti Macelloni per la CGIL, Maglione per CISL, Francesconi per UIL) si è svolto al termine del presidio organizzato in piazza del Municipio, in preparazione dello sciopero nazionale previsto per il 4 aprile a seguito della rottura delle trattative per il rinnovo del contratto nazionale, scaduto il 31 dicembre 2005. I rappresentanti sindacali hanno chiesto che l’Amministrazione comunale appoggi concretamente e formalmente le richieste che i lavoratori avanzano alle Associazioni delle Cooperative, le quali negano il rinnovo del contratto - e il conseguente pagamento degli arretrati - con la motivazione che le tariffe di aggiudicazione degli appalti banditi dalle pubbliche amministrazioni sono troppo basse.
Ed hanno ricordato che il contratto di chi lavora nelle cooperative sociali è uno dei più bassi e più flessibili in Italia, a fronte di un impegno che richiede grande professionalità e continua formazione.