Vernio– Saranno 30 gli allevatori provenienti da tutta la Toscana che parteciperanno all'Antica Fiera del bestiame di San Giuseppe in programma a Vernio (Prato) domenica 30 marzo organizzata da Comune di Vernio e Comunità Montana Val di Bisenzio, con il sostegno della Provincia di Prato, la Camera di Commercio, l’Arsia e le associazioni di categoria. Nel grande spazio che sarà allestito a Serilli sarà possibile ammirare ovini, capre, animali da cortile e soprattutto bovini di razza locale calvanina, di altre razze autoctone toscane e da carne.
Inoltre negli 80 stand allestiti lungo la strada tra Mercatale di Vernio e San Quirico, si potranno acquistare prodotti tipici della Val di Bisenzio ma anche quelli del vicino Mugello e della Montagna Fiorentina che rientrano nel progetto “I Tipici” come miele, formaggio, olio, dolci, farina dolce di castagne. Poi articoli dell’artigianato, attrezzature agricole e tutto quello che serve per il giardinaggio. Una delle novità della Fiera del bestiame di San Giuseppe sarà la possibilità di bere latte appena munto, fresco e ancora “caldo”.
Questo grazie ad alcuni allevatori che durante la manifestazione faranno delle prove di mungitura e potranno vendere il loro prodotto al pubblico. Si tratta di una iniziativa organizzata per sensibilizzare la diffusione anche in Val di Bisenzio dei distributori di latte sulla scia di altre iniziative del genere portate avanti in altre zone della Toscana dove sono già attivi alcuni di questi distributori che “vendono” all’incirca 300 litri di latte appena munto al giorno ad un costo al litro di 1 euro.
Un prezzo inferiore di oltre il 40 per cento a quelli di mercato dove per un litro di latte di alta qualità si pagano da 1,40 euro a 1,60. “Vogliamo portare avanti questa iniziativa con le aziende – ha spiegato il Presidente della Comunità Montana Val di Bisenzio Marco Ciani – con l’obiettivo di promuovere l’installazione anche da noi i distributori di latte fresco. In questo modo possiamo unire i vantaggi per il consumatore che risparmia sul costo del latte e potrà avere un prodotto di alta qualità, nello stesso tempo si può garantire un guadagno adeguato per gli allevatori della vallata”.
Un ‘altra iniziativa riguarderà la razza bovina calvanina. Grazie al banco frigo messo a disposizione della Cooperativa Agricola di Firenzuola e gestito dai macellai della Coop Bisenzio Ombrone, si potrà comprare la carne della razza locale Calvana, parente stretta della Chianina, che in questi decenni è stata riscoperta e valorizzata dopo aver rischiato la scomparsa. Questi grandi bovini dal mantello bianco sono per tradizione impareggiabili bestie da lavoro, adatte all’asprezza dei monti della Val Bisenzio, oggi ricercati per la carne saporita, sana e povera di grassi.
A sua protezione e garanzia esiste un marchio, “Le Calvanine”, e una Associazione Interprovinciale degli Allevatori, suddivisi tra Prato e Firenze. Parliamo di circa 600 capi distribuiti in 20 allevamenti tra la Val di Bisenzio e il Mugello. Le sue carni sono state riconosciute di grande qualità grazie al fatto che sono più muscolose e meno grasse rispetto anche a quella della Chianina. Al momento si tratta di numeri ancora piccoli ma con una grande attenzione alla filiera e a un preciso percorso di tracciabilità, che prevede l’allevamento allo stato brado o comunque con mangimi naturali.