Cinque varianti al Piano regolatore per la linea 2 della tramvia. La giunta comunale nell'ultima seduta ha approvato, su proposta dell'assessore all'urbanistica Gianni Biagi, la delibera di avvio del procedimento per la variante al Piano regolatore relative ad aree correlate al progetto definitivo revisionato della linea 2 della tramvia. Progetto già illustrato dal vicesindaco Giuseppe Matulli anche in consiglio comunale. Obiettivo della delibera, che adesso passerà all'esame del consiglio comunale, è rendere coerente il progetto al Piano regolatore vigente in cinque aree specifiche (zona stazione Alta velocità, due in via di Novoli, viale Guidoni e in quella dove sorgerà il capolinea nei pressi dell'aeroporto di Peretola) dove dovranno essere attivate anche alcune procedure espropriative.
In dettaglio per quanto riguarda la zona della fermata 11, ovvero quella in corrispondenza della stazione dell'Alta velocità, in viale Belfiore e nei pressi di via Zeffirini, il progetto prevede che il tracciato tranviario corra all'interno dell'attuale sede ferroviaria. Il primo tratto andrà a occupare parte dell'edificio mazzoniano sull'incrocio tra viale Belfiore e viale Redi proseguendo sulla sede ferroviaria e termina sulla riva destra del torrente Mugnone, sovrapponendosi dapprima alla sede ferroviaria e andando poi ad occupare alcune particelle di proprietà privata e per questo è necessaria la variante per il cambio di destinazione d'uso.
Passando alla zona della fermata 17 (Montegrappa), in via di Novoli nei pressi degli incroci con via Lippi e via Valdinievole, il progetto prevede che lateralmente ai binari della tramvia sia realizzata la viabilità di servizio agli immobili frontisti. E per questo sarà occupata una striscia di terreno di proprietà privata per la quale serve la variante. Stessa situazione sempre nella zona della fermata 17 ma in prossimità dell'incrocio di via Orazio Vecchi. La variante successiva riguarda i distributori di viale Guidoni.
Nel progetto iniziale il passaggio della tramvia comportava la chiusura delle stazioni di servizio: adesso, con la realizzazione della fermata Guidoni completamente interrata con parti aperte a "pozzo" non rende più necessaria la dismissione dei distributori che quindi vengono reinseriti nel Piano regolatore.
Infine, l'ultima variante riguarda le aree comprese nel Piano di Castello dove sarà realizzato il capolinea fermata 19 (Aeroporto Vespucci).
"Non è stato rilevato nel bilancio di previsione 2008 l’onere di 9 milioni di euro già certo ed esigibile risultante dal contratto, sottoscritto dal Comune con il gestore della linea 1 della tramvia, nel quale si legge testualmente: ‘la remunerazione forfettaria verrà modificata come segue: in caso di ritardo della messa in servizio commerciale della linea 1 rispetto alla data prevista del primo gennaio 2008 verrà riconosciuto al Soggetto Esercente un ammontare di euro 651.920,27, base 31 dicembre 2003, per ogni mese di ritardo’.
Oggi questa penale è pari a circa 750mila euro al mese". E’ quanto dichiara il capogruppo Udc al Comune di Firenze Mario Razzanelli, che prosegue: "Il Comune deve inserire nel bilancio preventivo 2008 la somma di 9milioni di euro, perché questo è il debito che ha contratto con il gestore della tramvia. La semplice intenzione, che ieri Matulli ha reso nota alla stampa, di avviare un confronto con la controparte finalizzato a rivedere i termini contrattuali, non è sufficiente a giustificare l’omissione di tali oneri dal bilancio di esercizio preventivo del 2008.
In questa maniera viene contabilizzata una speranza anziché una posta passiva certa ed assai rilevante, con evidente violazione delle norme in materia di contabilità pubblica . E’ preoccupante che solo dopo la pressione della stampa si manifesti l’intenzione di rivedere un contratto che presenta delle clausole ‘capestro’ di questa entità. È evidente che il gestore, in una situazione come questa, non ha nessun interesse affinchè l’opera venga consegnata in tempo utile, dato che senza far niente incassa una penale di 750mila euro al mese, mentre al momento dell’entrata in funzione della tramvia riscuoterà dal Comune ‘solo’ 708mila euro al mese, con cui dovrà coprire le spese di gestione della tramvia, stipendi, elettricità, manutenzione, ecc.
Sono anni che questo contratto è stato sottoscritto. A questo punto, chiederò l’intervento della Corte dei Conti per far chiarezza su un contratto sottoscritto sulla pelle della città e dei contribuenti fiorentini per costruire un’opera che costerà un miliardo e mezzo di euro senza risolvere i problemi della mobilità".