Sembrava ormai un appuntamento fisso, eppure, come molte delle rassegne, manifestazioni, iniziative del panorama toscano, anche la Settimana di Musica Sacra dal Mondo quest'anno si ferma. Una sosta forzata certo, per i fondi che non ci sono, per la carenza di supporto da parte delle istituzioni, per un sacrificio fatto negli anni precedenti che non ha portato il riconoscimento sperato. E ogni volta che un progetto culturale si ferma, si ferma anche Firenze. Anzi: fa un passo indietro. Non è una novità dire che una città vive soprattutto di piccole perle.
Non certo dei grandi eventi, che poco lasciano agli abitanti del luogo nel momento di smontare un palco. E i cittadini non sono neppure interessati ai bandi che premiando i soliti noti, e che fanno sembrare che tutto cambi solo per permettere che tutto rimanga uguale, immobile. La Settimana di Musica Sacra dal Mondo purtroppo quest'anno non ci sarà. Un concerto soltanto porterà simbolicamente nella Chiesa di Santo Stefano al Ponte Vecchio, il 18 marzo (ore 21) un'orchestra norvegese per la prima volta in Italia per incontrare una delle più interessanti violiniste del momento: Tamsin Waley-Cohen.
Una musicista versatile, che sa spaziare in un vasto repertorio che dal barocco arriva fino alla musica contemporanea. Il violino che suona è il celebre "Penny", Stradivari costruito a Cremona nel 1700.