Venerdì 7 marzo 2008, alle ore 20.30, la Galleria Alessandro Bagnai presenta un progetto che nasce dall’incontro spontaneo tra la musica di Arturo Annecchino e le immagini fotografiche di Barbara Balestra. Arturo Annecchino, compositore nato a Caracas, è fra i più prolifici ed apprezzati autori di musica per teatro e danza; ha collaborato con autorevoli registi e artisti della scena nazionale ed internazionale. Da diversi anni partner artistico di un genio della regia come Peter Stein, Annecchino ha composto le musiche non solo per gli spettacoli del maestro tedesco, ma anche, fra gli altri, per Alfredo Arias, Deborah Worner, Susan Sontag, Massimo Castri, Janush Kika, Glauco Mauri, Luigi Squarzina, Giuseppe Patroni Griffi e molti altri.
Alla Galleria Bagnai, Annecchino eseguirà musiche dal suo album, MIDNIGHT PIANO, uscito a ottobre 2007, edito da “Storie di Note”, il primo nel quale si mette in gioco non solo come compositore ma anche come esecutore. Il titolo dell’album MIDNIGHT PIANO suggerisce un ascolto raccolto e intimo che solo la notte riesce a regalare. Le intense atmosfere che il maestro sa creare conducono l’ascoltatore al di fuori dei canoni di “spazio” e “tempo”, invitandolo ad entrare in contatto con le più segrete e profonde emozioni.
La copertina dell’album porta la firma dell’artista Gianni Dessì.
Barbara Balestra che spesso ha lavorato come fotografa di scena per importanti teatri italiani e non, interagisce, in questo contesto, con la musica di Annecchino attraverso 22 fotografie, in bianco e nero, rigorosamente non digitali, dove l’uso è ancora quello della stampa chimica e della camera oscura. Il progetto dal titolo ITER è un viaggio appena iniziato attraverso il mondo di Arturo Annecchino, il mondo che lui attraversa, le persone, i luoghi, le situazioni alle quali si relaziona.
Fotografare la musica, fissarla sullo spazio della pellicola è impresa impossibile. Quello di Barbara Balestra è la ricerca della dimensione emotiva che il suono suscita, catturare la sensazione che scaturisce dalla musica, e lo fa cercando “uno spazio” apparentemente lontano da spartiti e tastiere. La sua è una lettura interiore dove registra l’artista, strada facendo, nelle diverse tappe di MIDNIGHT PIANO.
Alla Galleria Bagnai, dove il concerto vivrà di un’atmosfera di luci, di bianchi e di neri, che ricreeranno la suggestione dei tasti del pianoforte, ITER si arricchirà di nuovi scatti.
“E’ con mano ferma, con occhio attento – così scrive Gianni Dessì – che Barbara Balestra mira e scatta. Il centro solitamente non le sfugge. A luce quasi spenta, riesce a farci vedere con chiarezza cose, sentire atmosfere, odorare luoghi. Nero su bianco, scrive e racconta. La registrazione del nuovo album e il successivo concerto di un comune amico, Arturo Annecchino, diventano allora l’occasione di viaggio, avventura, incontro di storie personali e collettive. Ritrae persone nel loro agire, mentre ascoltano, parlano, guardano, dormono, attendono, così come luoghi pieni o vuoti.
Le immagini sono prive di retorica e calate chiaramente nella sostanzialità del momento; reale che si fa vero. Autenticità forte e chiara sino ad apparire severa, grave. Più le immagini sembrano essere colte e raggiunte al volo con leggerezza, più, ad un’analisi dettagliata, appaiono sapientemente costruite in rapporti mai solamente formali. Quello che c’è, c’è, sembra essere il motto, che gli vieta l’ulteriore intervento sul negativo (ritocco, ritaglio…). Solo lo stampatore, Luciano Corvaglia, con la sua sapiente chimica è chiamato, dopo ulteriori chiarimenti, alla messa a punto nella camera oscura.
La fotografia che ne viene è quella che più convince della sua necessità e che a ragione aspira ad essere riconosciuta nel novero dell’arte. Fotografa Barbara Balestra e fotografando vive”.