Con i suoi 150.000 iscritti fra pensionati e lavoratori attivi non è solo la più grande associazione fra quelle sindacali che insieme a CISL e Uil da anni si batte per l’affermazione per i diritti dei lavoratori e pensionati, ma è in assoluto la più capillare e diffusa associazione democratica del nostro territorio.
Questo fatto, non sempre chiaro nella coscienza collettiva, rappresenta per l’intero gruppo dirigente della CGIL fiorentina, in primis per il suo Segretario generale, Mauro Fuso, “un segno forte di responsabilità verso chi si rappresenta e verso l’intera popolazione”.
Questa responsabilità sociale, centrale nella elaborazione della confederazione sindacale, rappresenta nella storia del sindacato un valore da esportare e da condividere con tutti i soggetti sociali e politici attivi sul territorio affinché i nostri valori, quelli del lavoro , quelli della forte solidarietà sociale per tutti i soggetti più o meno svantaggiati della nostra società siano condivisi.
Aggiunge Mauro Fuso: “Il territorio è il luogo della conoscenza, dell’elaborazione e dell’azione sindacale, la confederalità è il modo, è l’interesse generale che si afferma nella tutela e nella promozione degli interessi parziali”.
La Conferenza di Organizzazione che si apre domani alle ore 9 al Convitto della Calza rappresenta quindi per l’intera CGIL fiorentina il momento di massima elaborazione di un modello di come “stare” nel territorio e nelle aziende affinché programmi,iniziative, intese, crescita delle coscienze individuali e collettive producano un territorio coeso, vivace e prolifico dal punto di vista economico, culturale e sociale.
La CGIL con questa conferenza afferma la propria volontà collettiva di “riprogettare il Paese” affinché la vita delle persone che noi rappresentiamo sia migliore e che il paese tutto e, in particolare il nostro territorio, riprenda a crescere e svilupparsi.
Questa Conferenza di Organizzazione, pur partendo anche da aspetti organizzativi interni da migliorare, intende essere un “momento “ di dialogo prima di tutto con le altre organizzazioni dei lavoratori con cui condividiamo le stesse aspirazioni, ma anche verso le Istituzioni e le altre organizzazioni sociali ed economiche che devono con noi accettare la sfida e non rassegnarsi al declino.
Questa grande assemblea, con i suoi trecento delegati e delegate, rappresenta infine il punto finale di un’ampia discussione che si è sviluppata fra i delegati nell’arco di alcuni mesi con assemblee e attivi e con le conferenze di organizzazione delle specifiche categorie di lavoratori.
Per noi della CGIL è alto il valore di questa grande discussione, dei migliaia di contributi degli interventi dei lavoratori attivi e dei pensionati nelle loro rispettive assemblee; il gruppo dirigente provinciale e, non ultimo, quello nazionale, ne è perfettamente consapevole e non a caso quindi il dibattito dei nostri lavori si concluderà con l’intervento del Segretario Generale della CGIL, Guglielmo Epifani.
mercoledì, 06 novembre 2024 - 15:33