di Tiziano Carradori
Firenze- La Regione attiverà, insieme alla Provincia, al Comune di Livorno e agli altri soggetti interessati, l’Osservatorio ambientale, che avrà il compito di fornire le informazioni sulle procedure e sull’intero iter che riguarda il rigassificatore previsto al largo delle coste livornesi.
Lo ha detto l’assessore regionale all’energia, intervenendo a Livorno durante il consiglio provinciale aperto dedicato all’impianto di gas offshore.
L’Osservatorio sarà, uno strumento – così ha precisato – non esaustivo, ma in grado di garantire trasparenza e informazione puntuale.
L’assessore ha sottolineato poi l’utilità di realizzare l’impianto di rigassificazione, che non è superato dalla previsione del gasdotto Galsi, visto che dovrà far fronte ad esigenze di approvvigionamento di livello nazionale e non locale.
In tema di sicurezza ha richiamato il ruolo della commissione di esperti internazionali che dovrà pronunciarsi non appena Olt presenterà il progetto esecutivo, fornendo un supporto autorevole, prima del pronunciamento del parere finale da parte della Regione.
Sui tempi (il rappresentante di Olt aveva parlato del 2010 per terminare i lavori e del 2011 per l’entrata in funzione dell’impianto) l’assessore ha ricordato il ricorso pendente al Tar che dovrebbe pronunciarsi nel prossimo giugno sulla validità delle procedure fin qui seguite.
L’assessore all’energia ha infine riconfermato la volontà della Regione di accettare sulle coste toscane un unico rigassificatore, oltre al già citato metanodotto Galsi che permetterà la metanizzazione dell’Elba e potrà dare alle imprese toscane di distribuzione la possibilità di fornire ai cittadini gas a prezzi migliori degli attuali.
Durante il suo intervento l’assessore non ha mancato di sottolineare come l’arrivo di notevoli quantità di gas consentirà di chiedere la riconversione da olio combustibile a metano delle due centrali di Livorno e Piombino, con positive ricadute sul livello di emissioni di anidride carbonica in atmosfera.