Firenze, 17 gennaio 2008- In occasione del convegno “Terzo Settore tra economia e solidarietà sociale. Il sistema della Toscana si confronta con l'Europa”, organizzato dalla Regione Toscana a Firenze il 18 gennaio, il Cesvot presenta un quadro aggiornato delle associazioni di volontariato in Toscana. “Le associazioni toscane crescono nel numero, nei servizi e nell'utenza - dichiara Patrizio Petrucci, presidente di Cesvot - e con esse cresce anche l'attenzione delle istituzioni nei confronti del volontariato, quale esempio di partecipazione della società civile al bene pubblico, motore di pari opportunità e formidabile espressione di cittadinanza attiva.
Ma il volontariato non è solo questo. Sulla base dei primi dati di una ricerca sull'affidamento dei servizi pubblici alle organizzazioni di volontariato toscane, promossa da Cesvot e realizzata da Cnv, si stima che nel 2006 le associazioni di volontariato abbiano attivato con i principali enti pubblici della Toscana oltre 600 convenzioni per un totale di circa 50milioni di euro. Il volontariato – conclude Petrucci – offre quindi un contributo determinante al sistema di welfare toscano che non è riconducibile ai soli servizi ‘leggeri' e al solo ambito sanitario ma ai tanti ambiti del sociale, come immigrazione, disabilità, terza età, tossicodipendenze, carcere.” Infatti il 72% del volontariato toscano si può definire “volontariato di welfare”, cioè strettamente collegato alle dinamiche di partecipazione alle politiche sociali locali.
Il restante 28% delle associazioni si distribuisce tra il settore culturale, ambientale e di tutela dei diritti. Al settore sociale e sanitario afferisce anche la maggioranza dei volontari (86%). I principali soggetti finanziatori del volontariato toscano sono i Comuni. Ciò è quanto risulta da un'altra indagine in corso, promossa da Cesvot e condotta da Irpet: su un campione di 600 associazioni intervistate, stratificate per settore di attività principale e provincia, il 49,6% dichiara, infatti, di ricevere finanziamenti dai Comuni, il 38,5% da cittadini privati, il 31,8% dalle Asl, il 22% da enti privati, il 12,6% da Cesvot, il 9% dalle Provincie e dalla Regione, l'1,3% dallo Stato.
Dalla stessa indagine risulta, inoltre, che negli ultimi anni le associazioni toscane hanno intensificato le proprie attività e capacità d'intervento. Dal 2000, infatti, oltre l'80% delle associazioni intervistate dichiara di aver potenziato o aperto nuovi servizi e il 68% ha registrato un aumento degli utenti. Rispetto alle politiche e alle misure a sostegno del volontariato, il 44% delle organizzazioni intervistate ritiene sia necessaria una maggiore sensibilizzazione della cittadinanza ai temi e alle attività del volontariato, mentre il 41% chiede una più adeguata fornitura di strutture, servizi e finanziamenti.
Dal 2006 ad oggi le associazioni di volontariato in Toscana sono aumentate del 10%. Dalla banca dati Cesvot risulta, infatti, che nel 2006 erano 2544, mentre oggi sono 2803, di cui 2623 sono iscritte al Registro del volontariato. Oltre il 62% di esse ha attivato forme di collaborazione stabili con Cesvot, partecipando ad attività e servizi promossi dal Centro Servizi attraverso bandi.
Cristiana Guccinelli