Dopo la decisione della Finanziaria di delegare le Regioni al contronto
con le Comunità montane per definire il loro futuro, si stanno
moltiplicando le iniziative per predisporre un linea comune nazionale
da far valere per tutte le Regioni, salvo le necessarie ed opportune
differenziazioni tra le Regioni stesse.
In questo ambito la Regione Piemonte ha annunciato un convegno per il
22 gennaio sul tema "Il futuro delle Comunità Montane: riflessioni e
proposte di riforma" organizzato dal consigliere regionale del Partito
Democratico Mariano Rabino.
Parteciperanno l'assessore regionale alla
Montagna, Bruna Sibille, il presidente nazionale dell'Uncem (Unione
Nazionale Comuni, Comunità, Enti montani) Enrico Borghi e il presidente
regionale Lido Riba. All'incontro sono stati invitati i presidenti e
gli assessori delle 12 Comunità Montane della provincia di Cuneo e i
sindaci dei Comuni che ne fanno parte.
Prima di Torino, comunque c’è Firenze: martedì 16 gennaio, infatti, ci
sarà nella sede dell’Uncem Toscana un incontro di altissimo livello al
quale parteciperanno gli Uncem regionali di Toscana, Umbria,
Emilia-Romagna, Lazio, Marche, Liguria, alla presenza dell’Ufficio di
presidenza dell’Uncem nazionale, guidato dal presidente Enrico Borghi.
Dalla sede Uncem toscana sarà anche messo in onda una video-conferenza
che vedrà collegate le Comunità montane toscane del Mugello, Montagna
Fiorentina, Val di Bisenzio, Colline Metallifere, Val di Cecina,
cosicchè ognuno possa portare un contributo al dibattito generale.
“L’incontro di Firenze - ha dichiarato ad Agipress Oreste Giurlani,
presidente Uncem Toscana - rappresenta un momento molto significativo
per predisporre un documento comune valido per tutte le Comunità
montane italiane da portare in Conferenza delle Regioni perchè diventi
uno strumento unico a livello nazionale e quindi una guida per tutte
le Regioni italiane che dovranno affrontare il tema della revisione
delle norme relative alle Comunità montane.
Sono convinto che una buona linea nazionale comune elaborata dagli Uncem regionali insieme a quello nazionale, possa portare a positivi risultati nell’azione delle Regioni, i cui compiti, così come previsto dalla Finanziaria, devono essere portati a termine entro il prossimo 30 giugno”.