Firenze, 20 Dicembre 2007- La delibera che contiene il «bilancio annuale di previsione 2008, il bilancio triennale 2008/2010 e la relazione previsionale e programmatica» è stata approvata questo pomeriggio dal consiglio comunale con 26 voti favorevoli e 14 contrari. Sono stati inoltre approvati due ordini del giorno della commissione speciale lavoro. «Il primo - ha spiegato il presidente della commissione Leonardo Pieri - riguarda l'impatto della finanziaria 2008 sui livelli occupazionali sulla nostra città, poiché pur in base ad una più che condivisibile logica di favore per la stabilizzazione e di lotta al precariato, influisce negativamente e drasticamente sulla possibilità per le pubbliche amministrazioni di avvalersi dei contratti di lavoro flessibile.
Il documento chiede all'amministrazione comunale di verificare la possibilità di interpretare in modo estensivo il concetto di "stagionalità", di verificare la praticabilità di una proroga immediata dei contratti a tempo determinato, attualmente in essere e stipulati secondo criteri della finanziaria in vigore, se ritenuta necessaria anche per il 2008 e infine di verificare la possibilità di assumere con contratto a tempo determinato per tre mesi i lavoratori attualmente titolari di analogo contratto in scadenza al 31 dicembre prossimo».
«L'altro ordine del giorno - ha aggiunto Pieri - riguarda la situazione di 11 lavoratori di Sas, l'azienda partecipata che si occupa del controllo della sosta, che dal 1gennaio non avranno il rinnovo del contratto, nonostante che la formazione professionale fosse stata fatta dal comune. Poiché il controllo della sosta è e sarà sempre più importante in una città che sta vivendo grandi cambiamenti da un punto di vista della mobilità, con questo atto abbiamo impegnato l'amministrazione ad attivare tutti gli strumenti istituzionali affinchè la SAS possa svolgere con efficienza ed efficacia tutti i propri compiti anche mediante il potenziamento dell'organico a partire dalle professionalità già formate».
"Sul bilancio 2008 si registra oggi un dibattito che a qualcuno può apparire scontato, ma che invece io definirei semplicemente 'normale'. E questo mi porta a fare un elogio della normalità. Perché questa 'normalità' è il frutto di un lavoro importante, con un bilancio in buone condizioni che ci dà garanzia di stabilità, che abbiamo costruito tutti e di cui tutti dovremmo essere soddisfatti: perché si tratta di un risultato positivo non per una maggioranza ma per una intera città, un intero comune".
Sono le parole del sindaco Leonardo Domenici, nel suo intervento durante la discussione del Bilancio di previsione 2008 in consiglio comunale, in cui il primo cittadino oltre a parlare di Firenze, si è anche soffermato su sul ruolo dei comuni e sulla legge finanziaria del governo. "Se siamo arrivati a questa situazione non è per un caso, ma perché l'abbiamo costruita nel tempo - ha ribadito il sindaco - Perché c'è stata una attenta verifica da parte del consiglio comunale, e perché siamo al termine di un percorso portato avanti con continuità e costanza dalla giunta, con il contributo della maggioranza, ed anche tenendo conto della capacità di verifica critica dell'opposizione.
Questo bilancio porta il Comune di Firenze a stare dentro l'ambito dei cosiddetti 'comuni virtuosi', il che non è poco viste le difficoltà che attraversa la finanza pubblica; questo bilancio ha avuto una valutazione da parte della Corte dei Conti, in cui non si sono evidenziate criticità su capacità di indebitamento, patto di stabilità interno e spese del personale; questo bilancio ha avuto giudizi favorevoli da parte delle principali agenzie di rating, Standard e Poor's e Moody's, che ne hanno sottolineato i punti di forza in particolare riguardo il ridotto livello del debito e le buone linee di politica amministrativa e gestionale.
E' per tutto questo, che oggi qui in consiglio possiamo svolgere un dibattito 'normale'". E qui il sindaco Domenici è venuto a parlare a problematiche più generali legate alla vita dei Comuni. "Rispetto al tema del federalismo fiscale, purtroppo in questi anni abbiamo visto abbassarsi il nostro livello di autonomia. Dovremo riprendere il discorso, non in una logica corporativistica, ma per verificare le condizioni per aumentare l'autonomia fiscale e finanziaria dei Comuni. Dobbiamo incalzare perché si torni a parlare anche di riforme istituzionali, soprattutto in questo momento di crisi della politica e del rapporto fra istituzioni e cittadini".
Domenici ha preso l'esempio dei tema dei costi della politica: "Non si possono prendere provvedimenti solo rispetto a Comuni ed enti locali, solo perché è complicato intervenire sui cosiddetti 'rami alti' del sistema. Io stesso ho proposto la riduzione del numero dei consiglieri comunali: ma ci deve essere un confronto vero, in una logica condivisa dove ognuno faccia la sua parte". Riguardo la legge Finanziaria 2008 che il parlamento si accinge a votare, Domenici ha sottolineato come per i Comuni sia migliore rispetto a quella dello scorso anno.
"Un miglioramento su diversi aspetti, dovuto anche alla dura iniziativa dell'Anci, che per protesta l'estate scorsa aveva rotto le relazioni istituzionali con l'esecutivo". Il sindaco ha poi sottolineato come nella stessa Finanziaria esistano risorse per Firenze: il fondo di 10 milioni per la tramvia e il fondo per le città d'arte ad alta densità turistica, dove naturalmente è compresa anche la nostra. "Inoltre - ha aggiunto Domenici - in questa Finanziaria ci sono una serie di fondi da cui, se la città sarà in grado di fare squadra, può attingere risorse importanti e sui quali abbiamo già avviato un lavoro importante, soprattutto sui temi di carattere ambientale".
In particolare quello del risparmio energetico, che secondo Domenici per le città diventerà "la questione delle questioni", riassumendo in sé anche altri problemi, come quello del trasporto pubblico. "Non si devono inseguire obiettivi irrealizzabili, che poi è il modo per nascondere l'intenzione di non fare nulla, di non investire nel futuro, di vivere di una rendita che peraltro va esaurendosi; lavoriamo invece tutti per obiettivi concreti, partendo da quello che già c'è, per rispondere a problemi reali" ha detto Domenici, riferendosi anche alla proposta per una legge speciale per Firenze: per la quale "non solo non ci sono le condizioni, ma che sarebbe osteggiata anche dall'Unione Europea, contraria appunto alle leggi speciali".
"La possibilità di fare cose buone c'è e su molti temi, compreso quello particolarmente importante dell'immigrazione e dell'inclusione sociale - ha concluso il sindaco - Ma le grandi cose che si possono fare passano sempre da un lavoro paziente e quotidiano, che mette insieme giorno dopo giorno i tasselli di un unico mosaico. Il lavoro che abbiamo fatto in questi anni ha questo senso, va in questa logica. E partire dalla 'normalità' di questo bilancio vuol dire partire da una cosa buona, frutto di un lavoro in divenire che non si concluderà nel 2009, ma che vuole essere un contributo anche a chi verrà dopo di noi.
Questa è la logica dei bilanci che predisponiamo, con l'intenzione di guardare non solo le cose presenti, ma di continuare con un lavoro di investimento sul futuro".
«Anche per la presenza di questo importante documento abbiamo votato a favore del bilancio, che ha il pregio di proseguire gli investimenti importanti per la città, come asili, tramvia, verde, mobilità ciclabile, senza aumentare pressione fiscale o tariffe a carico dei cittadini». E' quanto hanno dichiarato la capogruppo di Sinistra Democratica Anna Soldani e i consiglieri Gregorio Malavolti, Daniele Baruzzi ed Eros Cruccolini commentando l'approvazione, questo pomeriggio, di un ordine del giorno della maggioranza sugli «indirizzi all'amministrazione per le priorità da inserire nelle variazioni del bilancio 2008».
«Nell'atto - sottolineano i quattro esponenti di Sinistra Democratica - si parla di attivare un percorso di progettazione partecipata, recependo l'indicazione emersa dal Consiglio di Quartiere 5, per trasformare l'area a verde pubblico di Via Dazzi in un piccolo parco urbano; di individuare di tempi certi per la progettazione del sottopasso di collegamento tra viale XI Agosto e Careggi, indipendentemente dalla circonvallazione nord; di istituire in via sperimentale di un servizio automatizzato di "bike sharing", in analogia a quanto già avviene nelle città di Parigi, Barcellona e Berlino e che si sta sperimentando a Milano e Roma; del cofinanziamento del progetto promosso dalla Regione Toscana per l'alfabetizzazione e la formazione informatica delle donne afgane nelle città di Kabul e Farah; di realizzare un cosiddetto "bosco di città" per il miglioramento della qualità dell'aria; di varare una campagna informativa sulla raccolta differenziata e secondo progetto pilota sulla raccolta porta a porta alla luce della positiva esperienza effettuata da Quadrifoglio nella zona di Peretola; di realizzare una indagine medico scientifica per monitorare l'inquinamento ambientale nei pressi dell'aeroporto Vespucci ed in grado di rilevare l'inquinamento ambientale dovuto all'attività dell'aeroporto e le ricadute sulla salute dei cittadini che abitano nelle zone limitrofe; di acquistare di scuolabus elettrici e di veicoli elettrici/ibridi o a metano/gpl destinati a servizi e uffici vari in luogo dei normali mezzi con motore a scoppio».
«Si tratta - hanno concluso Soldani, Baruzzi, Cruccolini e Malavolti -di nostre proposte fatte proprie dalla maggioranza. Attenderemo con fiducia il recepimento di queste priorità da parte della giunta che dovranno essere inserite nelle prossime variazioni di bilancio».
«Non è stato rilevato nel bilancio di previsione 2008 l'onere di 9 milioni di euro già certo ed esigibile risultante dal contratto, sottoscritto dal Comune con il gestore della linea 1 della tramvia, nel quale si legge testualmente: 'la remunerazione forfettaria verrà modificata come segue: in caso di ritardo della messa in servizio commerciale della linea 1 rispetto alla data prevista del primo gennaio 2008 verrà riconosciuto al Soggetto Esercente un ammontare di euro 651.920,27, base 31 dicembre 2003, per ogni mese di ritardo'.
Oggi questa penale è pari a circa 750mila euro al mese». E' quanto ha dichiarato il capogruppo dell'UDC Firenze Mario Razzanelli. «Il Comune - ha aggiunto l'esponente del centrodestra - deve inserire nel bilancio preventivo 2008 la somma di 9milioni di euro, perché questo è il debito che ha contratto con il gestore della tramvia. La semplice intenzione, che ieri il vicesindaco Matulli ha reso nota alla stampa, di avviare un confronto con la controparte finalizzato a rivedere i termini contrattuali, non è sufficiente a giustificare l'omissione di tali oneri dal bilancio di esercizio preventivo del 2008.
In questa maniera viene contabilizzata una speranza anziché una posta passiva certa ed assai rilevante, con evidente violazione delle norme in materia di contabilità pubblica. E' preoccupante che solo dopo la pressione della stampa si manifesti l'intenzione di rivedere un contratto che presenta delle clausole 'capestro' di questa entità». Secondo il capogruppo dell'UDC «è evidente che il gestore, in una situazione come questa, non ha nessun interesse affinchè l'opera venga consegnata in tempo utile, dato che senza far niente incassa una penale di 750mila euro al mese, mentre al momento dell'entrata in funzione della tramvia riscuoterà dal Comune 'solo' 708mila euro al mese, con cui dovrà coprire le spese di gestione della tramvia, stipendi, elettricità, manutenzione, ecc.
Sono anni che questo contratto è stato sottoscritto».
«A questo punto - ha concluso Razzanelli - chiederò l'intervento della corte dei conti per far chiarezza su un contratto sottoscritto "sulla pelle" della città e dei contribuenti fiorentini per costruire un'opera che costerà un miliardo e mezzo di euro senza risolvere i problemi della mobilità».
«La "normalità" che il sindaco ha definito appartenere a questo bilancio assomiglia molto alla mediocrità in cui è piombata Firenze».
E' quanto sostiene la consigliera Gaia Checcucci «E' un bilancio che rispecchia una città - ha aggiunto l'esponente del centrodestra - che, come ricordato dalla classifica de "Il Sole 24-Ore", non vola, ma anzi naviga a vista soprattutto in settori strategici. E' una città talmente "normale" che le tariffe non diminuiscono, anzi rischiano di incrementare tutte e tutte insieme dal prossimo anno a causa delle non scelte della politica in materia di servizi pubblici e di governo del territorio.
Penso all' inevitabile aumento esponenziale della tariffa igiene ambientale a causa della mancata realizzazione del termovalorizzatore. Che dire, poi, dell' "anormalità" di chi, come il Comune di Milano ha abbassato l'Ici sulla prima casa? Scelta che Firenze, evidentemente, non ha ritenuto di dover compiere. E' una città che dovrebbe avere un bilancio straordinario e che invece presenta condizioni anche di indebitamento e di gestione dello stesso che necessitano di chiarezza e di un momento di riflessione serio e documentato».
«L'indebitamento a carico del Comune al primo gennaio 2008 - ha spiegato Gaia Checcucci - tenuto conto dei mutui che verranno contratti nel mese di dicembre 2007, ammonta a 466 milioni euro ed è composto per il 32% da mutui e Boc a tasso fisso e per il 68% da mutui Boc a tasso variabile. Per quanto riguarda la gestione di quest'ultimo e, in particolare, i prodotti derivati che il Comune ha sottoscritto, i famosi "Swap", nonostante le rassicurazioni dell'assessore, il livello di "sofisticazione" dei contratti e la complessità delle regole di indicizzazione rendono particolarmente complessa la valutazione di questi strumenti sia in termini di profilo di rischio sia in termini dell'effettivo valore economico della transazione.
Queste operazioni a volte risultano formalmente vendute dalle banche a costi vicini allo zero, ma in realtà esse incorporano delle perdite "implicite" nelle condizioni applicate dalle controparti bancarie ai Comuni». «Se un Comune volesse estinguere anticipatamente l'operazione - ha ricordato la consigliera di AN - dovrebbe sostenere un costo pari al valore attuale delle sfavorevoli condizioni del contratto. Alla luce dei sette diversi contratti in derivati che l'amministrazione ha stipulato, e che impegnano non poco le generazioni future scaricando sulle loro spalle il costo di benefici in termini economici immediati, riteniamo indispensabile un'operazione un'attività di "due diligence" effettuata da parte di una società di consulenza, che abbia maturato esperienze nei mercati finanziari internazionali, che sia specializzata nell'analisi dei rischi degli strumenti finanziari derivati e che sia indipendente nel senso di non aver mai svolto alcuna attività di intermediazione.
Con questa relazione i consiglieri ed i cittadini dovranno essere messi a conoscenza dei contratti stipulati e delle loro caratteristiche. Tale stima dovrà essere effettuata in modo da evidenziare le componenti di commissione implicite ed esplicite sostenute dal Comune di Firenze all'atto della stipula dei contratti; la conduzione di una verifica di coerenza tra gli strumenti finanziari cd "derivati" negoziati e la natura delle operazioni d'indebitamento sottostanti; analizzando eventuali operazioni di ristrutturazione di posizioni in derivati di natura pregressa.
In tale ambito, sarà necessario valutare i costi impliciti in ogni operazione di ristrutturazione effettuata con controparti bancarie; ed ancora l'analisi del profilo di rischio delle posizioni in "derivati" in essere, in rapporto alle caratteristiche finanziarie delle esposizioni debitorie sottostanti. Occorre una stima del valore di mercato delle posizioni in derivati in essere, attraverso l'implementazione delle metodologie di stima quantitativa utilizzate nella migliore prassi di mercato per giungere ad una stima del "fair value" di ogni contratto, per evidenziare se le posizioni in derivati in essere configurano una situazione di perdita o di guadagno per il Comune di Firenze, grazie alla produzione di una stima effettuata ad opera di un soggetto indipendente.
Tutto ciò per individuare eventuali azioni che il Comune potrebbe considerare per modificare le strategie finanziarie in atto, nell'ipotesi che esse non siano più considerate convenienti. Si tratta di una grande operazione di trasparenza e di comunicazione in stile americano che si rende necessaria dopo che, opportunamente, sono stati accesi i riflettori su questa complessa materia. In questa direzione va il nostro ordine del giorno». «Da evidenziare, inoltre - ha concluso Gaia Checcucci - che la "normalità" della nostra città è quella di una realtà in cui l' offerta culturale, a fronte di una domanda in crescita, è scarsa, insufficiente con un decremento delle presenze nei musei comunali negli anni passati del 5,5% dovuto alla scelta di limitare i giorni di apertura delle varie strutture.
Anche per il 2008 le previsioni della domanda sono positive perché Firenze vive di rendita del proprio passato, ma è innegabile che non verrà supportata da una congrua offerta se è vero come vero che nel settore cultura si registra un decremento in termini di spesa di ben 3milioni di euro. A livello nazionale i finanziamenti promessi sono ancora i viaggio da Roma da quasi un anno e le previsioni in Finanziaria non lasciano ben sperare che Firenze abbia il trattamento riservato alle altre città d'arte.
La fotografia di come viene gestita la cultura nella nostra città è quella di un assessore che per fare il censimento delle opera d'arte in vista dell'inventario che scade nel 2009, impiega 20 persone, perdendo per strada 800 opere ma trovandone altre che non sapeva di avere e che non ha ancora individuato i consegnatari. Cialtroneria è il termine più adeguato che viene in mente per definirlo- Dove pensa di volare una città così amministrata?».
«Il dibattito odierno sul bilancio di previsione del 2008 conferma gli impegni presi e consolida le scelte di fondo dell'amministrazione comunale.
La manovra vede rispettati gli impegni presi con i cittadini presi col programma elettorale garantendo i servizi alle persone e alle famiglie, le spese per il sociale e l'istruzione e la scelta di dotare la città di infrastrutture più funzionali e meno inquinanti, prima fra tutte la tramvia». Lo ha detto il consigliere del Partito Democratico Michele Morrocchi.. «Il bilancio continua a non prevedere un aumento della pressione fiscale ma mantiene un elevato livello di servizi ai cittadini - ha aggiunto l'esponente della maggioranza - e conferma scelte importanti sia sul piano degli investimenti che su quello della spesa corrente».
«Se poi verranno confermate le ulteriori risorse previste dalla finanziaria in discussione - ha concluso Morrocchi - saremo in grado di implementare le nostre scelte e l'offerta di servizi ai cittadini. In questo senso il documento promosso dalla maggioranza vede l'individuazione di alcuni interventi che saranno oggetto di prossime variazioni di bilancio nel 2008 su alcune priorità quali l'emergenza abitativa, la qualità della città, la mobilità alternativa, la cooperazione internazionale e l'ambiente e il ciclo dei rifiuti».
«Non possiamo che condividere l'impegno sulle infrastrutture per la mobilità che la giunta propone al consiglio, e che è testimoniata dagli oltre 67 milioni di euro sulla tramvia, e opere connesse, nel triennio 2008-2010. E ciò è ancor più significativo se teniamo conto che in base alla legge lo Stato interviene esclusivamente con un contributo che non può finanziare l'intera opera, né la necessaria riqualificazione urbana delle aree attraversate dalla tramvia. Ed è un impegno che guarda non solo all'oggi, ma al futuro della città: vorremmo consegnare alle future generazioni una città più vivibile, più sostenibile, più dinamica».
Lo ha detto Antongiulio Barbaro, consigliere del Gruppo Democratico di Palazzo Vecchio, nel corso del dibattito di stamane sul Bilancio di previsione 2008, in svolgimento in consiglio comunale. «Quest'anno, poi - ha ricordato l'esponente della maggioranza - la legge finanziaria 2008 prevede sostegni specifici a favore di Firenze: penso in particolare ancora alla tramvia, per la quale lo Stato prevede di stanziare altri 10 milioni di euro nel 2009, oltre ad aver rifinanziato con 353 milioni di euro nel triennio il fondo per le infrastrutture per il trasporto pubblico di massa previsto dalla legge 211 del 1992.
Naturalmente ciò non ci impedisce di sollecitare ancora una volta il Governo e il Parlamento affinché sia finalmente affrontato il tema del federalismo fiscale. "Non può essere eluso il dovere costituzionale dell'attuazione del Titolo V qual è stato riformato, né si può in Parlamento esitare nel portare avanti la legge sul federalismo fiscale": sono le parole pronunciate il 5 dicembre scorso dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napoletano, che non possiamo che condividere». «Vedo - ha proseguito Barbaro - che alcune forze politiche ripropongono l'idea di una legge speciale per Firenze con l'obiettivo di attivare un fondo strutturale a sostegno della città.
Condivido l'esigenza, ma ho perplessità sullo strumento. Ritengo infatti che Firenze, anche per l'attrazione che esercita a vari livelli, abbia la forza e la possibilità di reperire autonomamente le risorse per migliorare i propri servizi e finanziare le necessarie infrastrutture, senza continuare a gravare solo sui residenti e senza far ricorso a fondi nazionali che, giocoforza, risultebbero alimentati dalla fiscalità generale, ovvero ancora dai fiorentini e da altri contribuenti italiani che magari non hanno visitato e non visiteranno mai la nostra città.
Torniamo al tema del federalismo fiscale e alle modalità, quindi, di consentire ai comuni una maggiore autonomia impositiva. Torniamo qui alla necessità inderogabile che il Parlamento assuma finalmente questo tema tra le priorità legislative di questa fase».