Sospesa temporaneamente dall'insegnamento. E' il provvedimento adottato, nei giorni scorsi, nei confronti di una maestra della IV C della scuola elementare Villani di Firenze, il cui comportamento è stato contestato dal direttore dell'ufficio scolastico regionale, oltre che da un deputato di Forza Italia, in una interrogazione al ministro della Scuola Fioroni. Il fatto accaduto alla scuola Villani è emblematico della situazione attuale. Tutto nasce dalla lettera inviata ai giornali da Walter Vecchi, padre di un bambino che frequenta la quarta elementare alla scuola.
Ora però il Consiglio di Circolo del Circolo Didattico 12 di Firenze, dopo aver ascoltato come si sono svolti i fatti secondo il resoconto della collega dell’interessata e dei genitori delle classi in cui essa è titolare, condivide pienamente le pubbliche prese di posizione manifestate sia dai genitori che dal corpo docente in merito al provvedimento istruttorio disciplinare istituito dal Direttore Generale dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana e alla ormai conclusa sospensione dal servizio della suddetta insegnante.
Il Consiglio di Circolo esprime la sua convinzione che i provvedimenti disciplinari adottati siano stati sproporzionati all’accusa (“limitare la creatività dell’alunno”) e per di più attuati in modo così tempestivo da non dare agli organi competenti della scuola il tempo necessario per chiarire, approfondire ed eventualmente risolvere il contrasto emerso fra l’insegnante e un singolo genitore. Il Consiglio di Circolo esprime la sua piena solidarietà all’insegnante coinvolta, strumentalizzata da una campagna mediatica che ha ampliato a dismisura la vicenda, causando un danno d’immagine non solo a lei, ma anche alla Scuola (nella quale la docente opera da anni con riconosciuto impegno) e a tutto il Circolo Didattico 12 di Firenze.
Il Consiglio di Circolo fa notare che i bambini, che dovrebbero essere al centro dell’attenzione delle istituzioni scolastiche, sono risultati danneggiati dalla decisione dell’Ufficio Scolastico Regionale, che, si ribadisce, appare essere eccessiva e strumentale.
Il Consiglio di Circolo chiede espressamente l’annullamento del provvedimento disciplinare a carico dell’insegnante e di ogni eventuale relativa pendenza amministrativa e di carriera al suo riguardo.