Firenze, 03 Dicembre 2007- Inizierà domani, martedì 4 dicembre e andrà avanti fino al 7 gennaio, la messa in onda del ciclo di trasmissioni dedicate alla tramvia. In tutto dieci puntate con protagonista Andrea Muzzi che vogliono illustrare e spiegare, in modo leggero e anche divertente, il progetto, la sua realizzazione e i benefici che questa infrastruttura comporterà per la città e i suoi cittadini. Muzzi ogni puntata sarà affiancato da un diverso esperto (tecnici del Comune, di Architecna, di Ansaldo Breda, di Legambiente e dei Vigili del Fuoco ma non mancherà anche una voce diversa, una commerciante di piazza Dalmazia) che risponderà alle sue domande sulla tramvia e chiarirà i suoi dubbi sul progetto.
Si spazierà quindi da temi generali come le motivazioni alla base della scelta della tramvia rispetto ad altri mezzi di trasporto di massa a questioni più specifiche quali la convivenza tra il tram e le esigenze della vita quotidiana (traslochi, interventi di manutenzione delle abitazioni, sosta e via dicendo), dall'impatto ambientale del progetto (alberi compresi) all'interazione con il traffico privato solo per citare alcuni argomenti. Le diverse location in cui si svolgeranno le puntate sono state scelte sulla base del tema trattato e quindi, solo per citarne alcune, un autobus in movimento, parco delle Cascine, i cantieri di Porta a Prato e di Novoli, la zona dello Statuto e quella del Duomo.
La miniserie è stata prodotta dal gruppo Politelevision con la regia di Fabrizio Todesco. In tutto sono 10 puntate di circa 7 minuti ciascuna delle quali approfondisce un tema o un aspetto del progetto della tramvia. Ogni puntata costa "chiavi in mano", compresa la messa in onda, 4.500 euro.
Il serial viene trasmesso sulle principali reti televisive di Firenze, ovvero Italia 7, Rete37, Tele37, Canale 10, Toscana Tv, Rtv38 e il Canale Civico Toscana (in vari orari, mattutini, pomeridiani e serali): due le puntate in onda la settimana più le repliche per cinque settimane consecutive.
La programmazione inizia quindi domani, martedì 4 dicembre, con la prima puntata in onda su Rtv38 alle 14.30, su Italia 7 alle 17.40 e sul Canale Civico alle 20.30. L'ultima replica andrà in onda il 7 gennaio.
«Il sistema delle tramvie ad oggi costa 786milioni di euro e ancora manca la cifra del secondo lotto della linea 2. Ma i finanziamenti pubblici, ad ora, sono appena 136milioni di euro, il resto sarà trovato dal Comune, ovvero saranno i fiorentini a doverli sborsare». E' quanto denuncia il vicecapogruppo di Forza Italia Gabriele Toccafondi.
«La prima linea ha raddoppiato i costi passando da 122 a 224 milioni di euro - ha sottolineato l'esponente del centrodestra - adesso veniamo a sapere che i costi della seconda e terza linea aumentano di 70 milioni di euro senza che i lavori siano cominciati. Complessivamente, i costi aumentano e molto: ai 280milioni di euro della seconda e terza linea del primo lotto, ed ai 212milioni di euro per il secondo lotto della sola terza linea, adesso ci possiamo aggiungere i 70milioni di euro di maggiori costi, oltre ai 224milioni della prima linea.
In totale, appunto, 786milioni di euro e ancora mancano i costi del secondo lotto della linea 2.
Inoltre Stato, Regione e Tav/Rfi, hanno già stabilito le cifre dei contributi sulla tramvia, non penso quindi che siano disponibili a dare altri soldi: tutto, quindi, graverà sul Comune ovvero sui fiorentini. Oltre a ciò occorrerà ancora una volta ribadire che la tramvia non sarà la soluzione per affrontare né, tantomeno, risolvere il problema traffico nella nostra città».
«La giunta continua a gestire malissimo i progetti delle linee 2 e 3 della tramvia».
E' quanmto sostiene Ornella De Zordo, capogruppo di Unaltracittà/Unaltromondo. «L'amministrazione - ha aggiunto - investe in propaganda a scopo referendario finanziando per 50.000 euro una miniserie televisiva per la promozione ma non produce informazione come sarebbe suo specifico compito istituzionale e pur stanziando a tale scopo la considerevolissima cifra di 1.316.000 euro; eppure il consiglio comunale aveva indicato, nell'ordine del giorno dell'8 ottobre, un percorso di informazione e aggiornamenti "strada per strada", tramite incontri nei quali dovevano essere affrontati i progetti, le previsioni urbanistiche e di riqualificazione nelle aree circostanti, i parcheggi scambiatori nel quartiere 4 e 5, la riorganizzazione della mobilità pubblica e privata.
Ma forse sono i diversi e contraddittori piani temporali con cui i lavori vengono portati avanti (lavori in corso avanzato, stralci di esecutivi, definitivi revisionati, snodi ancora tecnicamente irrisolti, ecc) che rendono impossibile dare una reale e utile informazione alla città». 0 «Inoltre l'amministrazione non accetta di aprire un tavolo tecnico con i cittadini sulle linee 2 e 3 - ha proseguito Ornella De Zordo - perchè sembra incapace di confrontarsi e di trovare soluzioni condivise con i comitati e la cittadinanza interessata per un minor impatto ambientale, per la salvaguardia degli alberi e per la soluzione dei numerosi punti critici ancora da mettere a punto; quali le soluzioni definitive sui sottopassi di viale Belfiore e viale Strozzi, sul viadotto di Novoli e sullo stesso passaggio del tram con l'uso di batteria in piazza Duomo, che farebbe, ma ora Matulli lo nega, lievitare i costi della futura gestione a causa del forte aumento dei consumi energetici dovuti alla maggiore potenza dell'intero sistema elettrico delle linee tranviarie?».
«La giunta Domenici, ormai concentrata sul referendum - ha concluso la capogruppo di Unaltracittà/Unaltromondo - prende posizioni tutte politiche di difesa del proprio operato e continua ad imporre i lavori con l'uso della forza pubblica, come nel viale Morgagni».
"Grave che Eros Cruccolini non mi abbia permesso di finire il mio intervento sulla tramvia, che già era stato interrotto dagli schiamazzi del centrosinistra. È quanto denuncia il capogruppo Udc al Comune di Firenze Mario Razzanelli, che aggiunge: La relazione di Matulli è da brividi.
Infatti il vicesindaco ha confermato pubblicamente che sta organizzando soltanto ora lo studio matematico dei flussi, per capire quello che succederà al traffico una volta che la sede stradale verrà invasa dalla tramvia. Ma certi studi, che servono a stabilire la fattibilità di un progetto, vanno fatti prima di approvare il progetto, e sicuramente prima di appaltare i lavori. Adesso cosa succederà se da questi studi si capirà che la tramvia non è sostenibile?. Inoltre – continua Razzanelli, - ho scoperto adesso che i primi tracciati della tramvia sono stati fatti non sulla base di piantine, ma su rilievi aero-fotogrammetrici.
Questo spiega l’errore madornale lungo il primo tracciato della linea 2, che in un primo tempo doveva passare in via del Proconsolo. Peccato però che si scoprì tre anni dopo che per far passare questo treno si sarebbero dovuti abbattere parti di Palazzo Vecchio e del palazzo di fronte alla sede dei carabinieri in piazza dei Giudici. Matulli ha poi annunciato una campagna d’informazione sulla tramvia, pur avendo confermato che da anni la sta già facendo – dice Razzanelli -. Ma questa è una pura campagna referendaria.
Che l’amministrazione non può realizzare coi soldi pubblici. Sennò, il Comune distribuisca le risorse equamente tra i comitati del sì e del no! Infine Matulli rispetti la legge che protegge i Parchi della Rimembranza e la smetta di tagliare gli alberi. E rispetti soprattutto lo Statuto del Comune di Firenze, ponendosi come soggetto terzo, al di sopra dei sostenitori del sì e del no, almeno fino al 17 febbraio".