E' stato ultimato il cantiere compreso tra il km 10.500 e il km 11.500. Quindi a Natale le limitazione al traffico, sempre in direzione Mare, resteranno solo nel tratto tra il km 7.100 e il 10.500. Per la carreggiata in direzione Firenze, i tecnici della Provincia prevedono che al 20 di Gennaio saranno riaperte entrambe le corsie nel tratto tra il Km 7.100 (Lastra a Signa) e il km 13.500. Resteranno alcuni disagi limitatamente ai tratti compresi fra il km 3.300 e il Km 7.100 e tra il km 13,500 e km 15.200 (Ginestra).
Intanto i tecnici della Provincia rispondono alle osservazioni di alcuni cittadini spiegando che un unico cantiere “lungo” garantisce maggiori livelli di sicurezza rispetto a tre diversi cantieri intervallati da tratti aperti.
La scelta di realizzare una cantierizzazione molto estesa è frutto di una precisa strategia che mira a ridurre il più possibile il tempo complessivo di completamento dell’opera. Infatti è del tutto evidente che effettuando la sequenza di lavorazioni in parallelo, anziché in serie, è possibile ridurre drasticamente la durata complessiva delle lavorazioni. Questa strategia non comporta inoltre un grande aumento del disagio degli utenti, in quanto le code e i rallentamenti che vengono prodotti da tre cantieri in sequenza sono paragonabili, in termini di tempo di attesa, a quelli prodotti da un solo cantiere, infatti è esperienza comune (peraltro confermata dai molti utenti che quotidianamente scrivono alla Provincia) che la coda principale si forma in corrispondenza del primo cantiere incontrato, mentre una volta che i mezzi si sono incanalati il traffico scorre senza ulteriori perturbazioni, sia pure a velocità ridotta (ciò naturalmente eccetto il caso in cui si abbiano incidenti, veicoli in avaria o altri eventi accidentali).
Le lavorazioni in atto sulla Fi-Pi-Li (Lotto 1 da Firenze a Ginestra Fiorentina) si possono schematicamente riassumere in una sequenza di tre fasi successive:
la prima fase è quella che prevede la demolizione della barriera spartitraffico esistente e la realizzazione di una fondazione per la nuova barriera new jersey, che funge anche da contenimento fra le due carreggiate poste a quota differente;
la seconda fase è quella di costruzione delle nuove opere di smaltimento delle acque dalla carreggiata (canalette di raccolta, pozzetti e tubazioni traversanti di recapito nei fossi di guardia) e di realizzazione dei cavidotti per la fibra ottica;
la terza fase è quella più delicata ed importante, sia dal punto di vista dell’investimento che dell’innovatività delle tecnologie utilizzate: la ricostruzione delle pavimentazioni stradali, previa demolizione di quelle esistenti, consolidamento e riciclaggio del materiale di risulta fino ad 85 cm di profondità e successiva ricostruzione mediante conglomerati bituminosi ad altissime prestazioni.
Il tempo complessivo necessario per eseguire l’intera sequenza delle lavorazioni su un cantiere di 2 km è dell’ordine degli 80 giorni, dei quali in linea di massima 25 sono necessari per la demolizione della barriera spartitraffico centrale e per la ricreazione del cordolo di ragguaglio delle due carreggiate, 25 giorni sono necessari per la costruzione delle opere idrauliche (canalette longitudinali di raccolta delle acque, pozzetti di raccolta e traversanti per lo smaltimento), 25 giorni sono necessari per la completa demolizione e ricostruzione della pavimentazione stradale (si ricorda che l’intervento comporta la completa ricostruzione fino a 85 cm di profondità) e ulteriori 5 giorni sono necessari per la realizzazione del cavidotto delle fibre ottiche.
E’ evidente che qualora si immaginasse di aprire un cantiere per volta, per realizzare un’opera dello sviluppo complessivo di 30 km circa, com’è il Lotto 1, occorrerebbero 15 x 80 = 1200 giorni, pari circa a 3 anni e 4 mesi (40 mesi).
Pertanto la scelta di effettuare le lavorazioni in contemporanea ed in sequenza su più cantieri è una scelta obbligata, finalizzata a completare l’opera nel termine assegnato. Si ricorda che i lavori sono iniziati nel marzo del 2007 e termineranno nel mese di maggio 2008 per un totale di 14 mesi circa.
In effetti nei 4 cantieri oggi aperti sul tratto si stanno realizzando tutte le differenti lavorazioni che costituiscono la sequenza completa dei lavori:
nel cantiere dal km 3+300 al km 4+400 (Scandicci) si sta procedendo alla prima fase: demolizione della barriera spartitraffico esistente e ricostruzione del cordolo
nel cantiere dal km 13+500 al km 15+200 (Ginestra F.na) è in corso di completamento la seconda fase: la posa in opera delle opere idrauliche e il montaggio della nuova barriera new jersey, che si concluderà in questa settimana
nel cantiere dal km 7+100 al km 9+500 al (fra Ginestra e Lastra direzione Firenze) è in corso di esecuzione la terza fase: la ricostruzione delle pavimentazioni stradali fino ad 85 cm di profondità, che rappresenta certamente il passaggio più importante e delicato dell’intera catena.
nel cantiere dal km 10+500 al km 11+500 (fra Lastra e Ginestra direzione Mare) è stata completata la terza fase (realizzazione della nuova pavimentazione stradale) e sarà definitivamente riaperto al traffico entro questa settimana (lavori conclusi)
Si rileva inoltre che alcune delle lavorazioni della sequenza sopra illustrata stanno per terminare definitivamente: in particolare la sostituzione dei new jersey deve essere effettuata solo fra Scandicci e Lastra a Signa (circa 1800 metri su 8200 già realizzati) e pertanto il numero di cantieri contemporaneamente presenti è destinato a decrescere nei prossimi mesi, fino ovviamente a scomparire del tutto nella tarda primavera, quando i lavori termineranno.
La Provincia sottolinea infine che le pause che alcuni utenti osservano e lamentano nella successione delle lavorazioni non sono certo dovute a inefficienza o a scarsa sensibilità dell’Impresa o della Amministrazione appaltante: in molti casi è necessario osservare delle pause finalizzate alla maturazione dei materiali (es.
calcestruzzi, conglomerati bituminosi, bitume schiumato, stabilizzazioni dei sottofondi) prima delle quali non è possibile avanzare nei lavori perché non si avrebbero le necessarie garanzie sull’affidabilità di quanto realizzato; in altri casi le lavorazioni vengono effettuate in notturna (es. movimentazione dei new jersey, cavidotti della fibra ottica, tubazioni traversanti) perché hanno una interferenza sul traffico che comporta la parzializzazione o la chiusura di tratti stradali (e quindi non vengono percepite dagli utenti) in altri casi ancora le pause sono dovute alla necessità di effettuare delle operazioni topografiche indispensabili per riportare in cantiere la corretta geometria delle opere da realizzare.