Roma, 13 dicembre– “Facciamo che io ero… un giovane disoccupato, una ragazza madre, una nonna sola”… immagini e suoni essenziali, in bianco e nero, che raccontano con l’immediatezza di un gioco tra bambini la realtà di molte donne e uomini nel nostro Paese. Un’esistenza normale, che può diventare difficile per situazioni contingenti della vita – precarietà, maternità, invecchiamento - ma che possono (e debbono trovare) nei Servizi Sociali un punto fermo che impedisca lo scivolamento verso la povertà o l’emarginazione.
Sono questi i contenuti di una nuova campagna di comunicazione, “PENSACI”, che con spot radio e televisivi, cartelloni pubblicitari, totem e flyer negli autobus delle città della Regione Marche, della Regione Molise, della Provincia di Arezzo, della Provincia di Rieti, della Provincia di Forlì – Cesena e della Provincia di Pescara, sensibilizzerà anche nei prossimi mesi i cittadini, ma soprattutto gli operatori del settore sociale, perché reagiscano più efficacemente al rischio povertà per tante persone, spesso inconsapevoli dei problemi cui stanno andando incontro, ma anche delle soluzioni possibili grazie alle reti sociali.
Si conclude così oggi ad Arezzo, con un grande convegno ospitato dal palazzo della Provincia, il progetto NET.Mate, (acronimo dalla definizione inglese awareNEss raising Through social inclusion Media campaign And communication Training for social stakEholder), che ha utilizza fondi europei allo scopo di utilizzare la comunicazione sociale per attivare sensibilità, risorse e risposte nelle comunità locali alle nuove marginalità. “…Pensaci” è il titolo dello spot (video e radio) di 20” ideato, insieme ad una cartellonistica di accompagnamento, dai vincitori del concorso di creatività promosso da NetMate tra gli studenti universitari italiani.