Le diversità come ricchezza, la valorizzazione della persona in modo che rappresenti un beneficio a vantaggio del singolo e dell'organizzazione. A Dire&Fare, organizzato dalla Direzione generale delle Politiche formative, beni ed attività culturali della Regione Toscana, si è svolto un incontro sul tema del “Diversity manager. Dalla tutela alla valorizzazione della differenza”. “In una terra di libertà ed opportunità quale la Toscana – ha detto l'assessore regionale Fragai – le diversità devono rappresentare qualcosa in più, uno stimolo di creatività, non possono essere viste come complicazioni ma come un modello diverso in cui lavorare”.
Nel corso della mattinata si è parlato di come ancora debba essere fatto in Italia uno sforzo collettivo che veda tutti i settori della società egualmente impegnati. Proprio a questo riguardo, l'assessore Fragai ha ricordato come la Regione stia realizzando una legge sulla partecipazione dei cittadini che dia anche alle imprese la possibilità di attivare processi partecipativi. Globalizzazione ed immigrazione sono questioni che pongono la gestione della diversità nel mondo aziendale come una necessità non più rinviabile.
Un tema che per molte multinazionali è una strategia chiave del proprio business, come ha confermato il direttore della relazioni industriali di G. E. Nuovo Pignone. “La Regione intende promuovere esperienze del genere – ha detto l'assessore regionale Simoncini – che sono elemento di ricchezza per il processo d'innovazione nel mondo dell'impresa”. Abbattimento delle barriere discriminatorie dunque anche e soprattutto per la valorizzazione del talento del singolo individuo per fare in modo che possa lavorare in un ambiente più accogliente che stimoli le proprie capacità.