20 ottobre 2007- È un appello per gridare no agli Ogm quello che è uscito ieri, venerdì 19 ottobre, dalle sale del Palazzo comunale di Pienza, dove si erano dati appuntamento agricoltori e produttori insieme a rappresentanti di diversi comuni italiani, degli enti territoriali provinciali e regionali, delle organizzazioni ambientaliste e delle associazioni dei produttori biologici. "Denominazioni protette: come garantire una qualità libera da Ogm" è stato il filo conduttore della giornata organizzata dall'associazione nazionale Città del Bio in collaborazione con l'amministrazione comunale pientina, che ha visto partecipare, tra gli altri, Susanna Cenni, assessore all'agricoltura della Regione Toscana e coordinatrice della Rete delle regioni d'Europa Ogm Free; Claudio Galletti, assessore all'agricoltura della Provincia di Siena; Ignazio Garau, direttore di Città del Bio; Federica Ferrario, responsabile per Green Peace della campagna Ogm e Roberto Beligni, vice presidente Cia Siena.
L'appuntamento di Pienza si inserisce in un contesto di forte mobilitazione, tra cui spicca l'iniziativa di Coalizione "ItaliaEuropa - LIBERI DA OGM" che sta portando avanti una consultazione nazionale per votare un modello agroalimentare di qualità, sicuro per la salute, rispettoso dell'ambiente e del clima e soprattutto libero da organismi geneticamente modificati. "È da Pienza - si legge nell'appello sottoscritto ieri - che dichiariamo con fermezza che non vogliamo gli Ogm. Né nelle Dop, né mai.
È da Pienza, nel cuore del Bel Paese, città simbolo delle secolari tradizioni gastronomiche italiane, che parliamo al cuore di coloro che, in Europa, devono decidere della sicurezza di ciò che mangiamo: non permettete che, per la sbadata dimenticanza ed omissione di espliciti e indispensabili divieti, vengano vanificati decenni di serio impegno nell'assicurare tutte le garanzie di qualità ai nostri prodotti". "È da Pienza - continua il documento - piccola e grande capitale della cultura e delle tradizioni del buon mangiare, che ci rivolgiamo a chi svolge funzioni politiche nelle capitali dell'Europa Unita: non permettete che la credibilità delle ormai numerose certificazioni di prodotti alimentari d'origine controllata e protetta venga irrimediabilmente vanificata per l'inquinamento di questi stessi prodotti con Ogm".
"È da Pienza - prosegue l'appello - dove siamo convenuti da tutte le Regioni per mettere in gara il meglio delle eccellenze gastronomiche italiane, che con apprensione indirizziamo a quanti sono impegnati nelle filiere agroalimentari ed a quanti hanno la responsabilità delle decisioni politiche la nostra richiesta: aiutateci a difendere la serietà della nostra fatica ed il nostro diritto a non vedere contaminati i nostri campi ed i nostri allevamenti dagli Ogm.
Non permettete che, con un grossolano trucco, gli Ogm alterino la genuinità di quello che offriamo ed inquinino l'immagine dei nostri prodotti. Non lasciate che la fiducia dei consumatori venga turbata dal sospetto che le caratteristiche di ciò che comprano non corrispondono a ciò che vorrebbero realmente acquistare e consumare, sapendolo garantito dalle Denominazioni di Origine Protetta: un cibo buono e sano, ricco di tradizioni e senza Ogm".
L'appuntamento di ieri è stato anche la naturale conclusione dell'edizione 2007 della Fiera del Cacio, con la premiazione dei sindaci e dei comuni italiani nei cui territori sono stati prodotti i formaggi vincitori dei concorsi "Le Forme del Bio" e "Pecorini d'Italia", ospitati all'interno della 47esima Edizione della Fiera.
"Pienza, iniziativa dopo iniziativa - commenta Claudio Serafini, assessore alle attività produttive del Comune e coordinatore di Città del Bio per la Toscana - diventa luogo d'incontro per associazioni, istituzioni, produttori e consumatori impegnati nella diffusione della cultura della qualità". "Ritengo che la giornata di ieri - ha detto il sindaco di Pienza Marco Del Ciondolo - sia stata molto importante perché abbiamo avuto la conferma che tutti i partecipanti, oltre che fortemente impegnati, hanno le idee chiare su come procedere e che le strade intraprese sia della Regione Toscana sia dalle associazioni sono percorribili e hanno un punto di arrivo ben preciso".
"Per questo - conclude il sindaco - ci fa piacere che Pienza e il suo territorio siano oggi investiti, anche in ragione del riconoscimento Unesco, di una nuova responsabilità che rilancia propositivamente il ruolo della nostra città nel contesto di una battaglia che va oltre i confini nazionali".