Firenze, 11 Ottobre 2007- Riparte con l’autunno la battaglia per ridurre le emissioni di polveri fini PM10, una sigla che identifica materiale presente nell'atmosfera in forma di particelle microscopiche (polvere, fumo, micro-gocce di sostanze liquide). Intanto l'inchiesta sull'inquinamento atmosferico da Pm10 e biossido di azoto nel territorio del capoluogo toscano a partire dal 2005 si è conclusa. La procura di Firenze ha chiesto il rinvio a giudizio degli amministratori coinvolti, il presidente della Regione e tutti i sindaci e gli assessori competenti nell’area fiorentina.
Gli amministratori sono accusati di omissione di atto d'ufficio e violazione dell'articolo 674 del codice penale.
“La richiesta di rinvio a giudizio non mi stupisce perché me l’aspettavo, visto che il pm non ha voluto ascoltare le ragioni che abbiamo esposto nella memoria depositata a suo tempo”. È quanto ha commentato il sindaco Gianni Gianassi, che ha ribadito la sua piena fiducia nella magistratura affermando di confidare nelle decisioni del giudice per le indagini preliminari. “In sede di giudizio – ha concluso - saremo finalmente in grado di argomentare le tesi a nostra difesa”.
Nel dicembre scorso l'amministrazione comunale di Sesto Fiorentino ha prodotto un'ampia memoria difensiva che citando i dati di una consulenza tecnica eseguita per conto della Procura dimostra che l’inquinamento è conseguenza di diversi fattori, tra cui il condizionamento meteorologico, le emissioni dei riscaldamenti e degli impianti industriali.
«Lo smog e l'inquinamento atmosferico sono la vera emergenza di Firenze -ribatte Ornella De Zordo, capogruppo di Unaltracittà/Unaltromondo- Tutti i giorni centinaia di migliaia di persone sono costrette a respirare agenti pericolosi per la salute.
Non sorprende quindi che la Procura fiorentina abbia rinviato a giudizio Leonardo Domenici, sindaco della città e primo responsabile della tutela della salute dei cittadini. In oltre otto anni di mandato Domenici non è riuscito in alcun modo a limitare i danni provocati da un traffico abnorme. Mentre la propaganda della giunta racconta al mondo della Zona a Traffico Limitato più grande d'Italia, la stessa ZTL è priva di ogni controllo efficace e decine di migliaia di automobil, furgoni e moto circolano abusivamente giorno dopo giorno senza che l'amministrazione compia atti utili per far rispettare la normativa.
In città ci sono addirittura intere aree pedonali continuamente percorse da veicoli come se nulla fosse. La denuncia/inchiesta sui deficit comunali compiuta delle associazioni ambientaliste solo qualche settimana fa è caduta nel vuoto assoluto. Crediamo necessario che la Polizia Municipale riceva direttive utili a diminuire l'impatto del traffico in città, e quindi dell'inquinamento, a partire da un controllo fisico della ZTL, piuttosto che intimidire i cittadini che vogliono seguire pacificamente il Consiglio comunale, come insegnano le recenti azioni del Comandante Bartolini.
Il Trasporto Pubblico Locale, a partire da Ataf, non può offrire un servizio efficiente perché mancano le corsie preferenziali e quelle che ci sono non vengono controllate a dovere. Un progetto potenzialmente utile come quello della tranvia è stato dalla giunta Domenici mal progettato, mal gestito, mal comunicato alla città, finendo per ispirare poca fiducia nella sua reale capacità di sostituire il traffico privato».