Firenze, 16 Febbraio 2007- "Il divieto di circolazione per i veicoli Euro 0 è confermato in tutto e per tutto e non è mai stato sospeso." Lo ribadisce l'assessore all'ambiente Claudio Del Lungo che ieri ha firmato una ordinanza di convalida del divieto di circolazione, in cui si precisano ulteriormente e diffusamente le motivazioni del divieto, così come richiesto dalla sentenza del Tar. Resta quindi valido a tutti gli effetti il dispositivo contenuto nell'ordinanza comunale del dicembre scorso.
"Com'è noto - ha detto Del Lungo- il ricorso del 'Comitato euro zero' contro i provvedimenti del comune che vietano già dal 2006 la circolazione dei mezzi Euro 0, è stato giudicato 'improcedibile' dal Tar che ha anche respinto le domande di risarcimento danni per le auto fermate". "L'unica cosa che il Tar ci ha chiesto nella sentenza - ha spiegato Del Lungo - è di modificare l'ordinanza specificando maggiormente le motivazioni per cui si è deciso di vietare i veicoli Euro 0 e non i veicoli "auto leggeri diesel Euro 3", che incidono sull'inquinamento da PM10 derivante da traffico nella misura del 25 per cento, cioè in misura di circa cinque volte superiori agli Euro 0".
La nuova ordinanza siglata dall'assessore Del Lungo specifica nel dettaglio quanto richiesto dal Tar: il divieto di circolazione dei veicoli 'auto e leggeri non catalitici cosiddetti Euro 0' si giustifica, fra le altre cose, col fatto che i mezzi circolanti di questo tipo, ante 1993, non rispondevano ad alcuna limitazione rispetto alle emissioni inquinanti e che sono ormai pochi in circolazione, avendo in gran parte esaurito il loro ciclo di vita. Quindi il basso quoziente complessivo è dato dal fatto che gli Euro 0 sono pochi, ma singolarmente sono mezzi molto inquinanti.
Non solo. Le limitazioni e gli incentivi progressivamente adottati hanno favorito negli anni il ricambio del parco circolante da parte dei proprietari. Ciò ha reso possibile adesso il divieto assoluto agli Euro 0. Un divieto che assunto oggi improvvisamente a carico dei veicoli diesel Euro 3, in vendita fino al dicembre 2005 e quindi assai numerosi, causerebbe difficoltà davvero insormontabili ai cittadini. E comunque, oltre al PM10, esistono gli altri fattori inquinanti, come il biossido di azoto (NOx) e il benzene, che vedono i mezzi a benzina non catalitici tra i più inquinanti.
Ciò è evidenziato anche dal parere del CREAR della Facoltà di Ingegneria depositato presso il Tar, in cui si evidenzia come le auto a benzina Euro 0 emettono il 36,7 per cento di benzene di tutto il parco circolante (dati Arpat), mentre le auto diesel Euro 3 costituiscono solo l'1 per cento. Anche per il biossido di azoto gli Euro 0 si attestano su una percentuale complessiva del 19 per cento, a fronte del 17 per cento emesso dagli Euro 3 diesel. "Ricordo - ha aggiunto Del Lungo - che nella sentenza il Tar ha riconosciuto che i Comuni sono legittimati ad adottare misure di drastica limitazione del traffico, compreso il divieto di circolazione in tutto il territorio comunale.
Inoltre, si sottolinea che le norme consentono ai sindaci di stabilire divieti permanenti alla circolazione per determinate categorie di veicoli, al fine di prevenire l'inquinamento". (lb)