di Alessio Papini, Responsabile WWF Sezione di Firenze
Premesso che la tramvia avrà certamente un impatto positivo sul traffico, ci chiediamo perché mai il progetto non sia stato fatto tenendo conto del contesto urbano di realizzazione e non adattando a martellate il contesto (la città di Firenze) al progetto. In particolare riteniamo che sia ancora possibile realizzare la tramvia risparmiando gli abbattimenti di alberi (per la maggior parte ancora sani) in Viale Morgagni e via dello Statuto.
Le dimensioni (altezza, larghezza e lunghezza) della tramvia sono paragonabili ad un grosso bus snodabile come il 28 che già fa lo stesso percorso della futura tramvia* e quindi è compatibile con qualche aggiustamento con la situazione attuale di Via dello Statuto e Viale Morgagni. Ci chiediamo poi il perché della lentezza dei lavori per la costruzione della tramvia: la ferrovia transcontinentale negli Stati Uniti venne effettuata dal 1862 (anno dell’approvazione del progetto) al 1869, più di 3000 Km in 7 anni e 10 anni ci vollero per la costruzione della Transiberiana.
Difficile immaginare come abbiano fatto le ditte costruttrici e l’Amministrazione che le dovrebbe controllare ad aver posato ancora pochi metri di binario sulla linea 1 nel 2007 (il bando è del 2000!). L’Amministrazione Comunale farebbe meglio a accelerare i lavori anziché a dedicarsi ad abbattimenti di alberi che rappresentano il principale motivo di malcontento da parte dei cittadini e non sono direttamente collegati alla costruzione della tramvia.