E’ chiara l’intenzione dell’Accademia dei Leggieri, organizzatrice dell’evento, di dare una svolta al suo festival concentrandolo principalmente sulla musica del ‘700, e per vari motivi: innanzitutto siamo di fronte ad un repertorio in continuo arricchimento grazie a ritrovamenti di manoscritti assolutamente inediti in tempi moderni e pieni sempre di stupefacenti sorprese; poi la musica barocca si addice alla splendida cornice della città e del suo Teatro in particolare, cosa che la rende ancor più gradevole sia all’ascolto che per chi la esegue.
Ecco dunque l’apertura del festival, sabato 15 settembre, affidata ad un ensemble prestigiosissimo quale “Modo Antiquo” di Federico Sardelli, qui in trio (flauto dritto, viola da gamba e cembalo), con alcune rarità del Barocco italiano, e si continua con le cantate di Caccini, Monteverdi e Vivaldi proposteci dal soprano Simonida Miletic (sabato 22).
Due ensemble giovanissimi ma già affermati in campo musicale europeo sono il “Melancholia Fantastica”, sabato 29, che ci propone alcune perle del tardo Barocco europeo, e il “Trictilla”, sabato 6 ottobre, con un gustoso repertorio del primo seicento romano.
Completano il festival due concerti lirici domenicali (16 e 30 settembre) di cui uno con un quartetto d’archi a supporto, e un curioso recital per pianoforte a quattro mani dei pianisti Piero Lauria e Franco Zingoni (domenica 23) che presentano, fra le altre cose, una esecuzione di due celeberrime Ouvertures di Rossini, quanto mai rare udirle in questa versione.