Fi.esta: in conclusione la rassegna estiva

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
22 agosto 2007 08:06
Fi.esta: in conclusione la rassegna estiva

La rassegna estiva è costata 3 milioni e 300mila euro. Come al solito anche questa edizione ha suscitato infinite polemiche e c'è pure un'interrogazione, presentata dal consigliere di Alleanza Nazionale Giovanni Donzelli, per «diminuire il compenso al direttore artistico della rassegna estiva Fi.esta Piero Pelù».
Tra gli aspetti negativi l'estate fiorentina ha visto gli eventi iniziare con ritardo rispetto al cartellone, in particolare all'ippodromo delle Mulina dove alcuni appuntamenti sono saltati e altri sono stati rimandati.

Ma in particolare è stata scarsa la capacità di attrarre fondi privati del direttore artistico pari allo 0,45 %, poco più di 15mila euro.
Da segnalare poi le difficoltà interpersonali sorte tra Pelù e gli organizzatori, ad esempio Marga Nativo, direttore del Florence Dance Festival. Pelù non ha erogato fondi per l'importante rassegna di danza già penalizzata per il trasferimento all'ippodromo del Visarno e la Nativo ha messo in dubbio la futura permanenza del festival a Firenze. Ci sono state poi difficoltà nelle relazioni tra Pelù e i quartieri di Firenze che hanno spinto i 5 presidenti a rilasciare, lo scorso 17 maggio, una dichiarazione congiunta in cui riaffermavano il proprio lavoro per l'estate fiorentina "nella più completa solitudine ed in assenza di risposte da parte del direttore artistico, sollecitate e mai avute".
Tra gli aspetti positivi, Pelù ha voluto lanciare il programma di Fi.Esta da Milano perché Firenze ha ormai poca rilevanza internazionale.

Colpo di genio poi lo spettacolo itinerante "AmeriKa", con i 100 spettatori lasciati volutamente a piedi a circa sei chilometri dalle proprie auto, e splendida la riapertura del Forte di Belvedere come spazio estivo nell’ambito della rassegna. Ma quest'anno è mancato il grande evento, come fu per la scorsa edizione la Divina commadia di Benigni.
Bella la scelta del direttore artistico di andare in commissione cultura a relazionare sui propri progetti per l'estate fiorentina soltanto a programma già chiuso.

Intervistato dalla Repubblica l'8 luglio scorso, Pelù ha dichiarato che da questa esperienza ha imparato che "La politica è morta, fottuta, sepolta. Alla fine chi comanda è il denaro, le lobby economiche, le mafie".

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