FIRENZE – Non ci sono indicazioni sulla causa del rogo di Livorno in cui sono morti i 4 bimbi rom,i cui genitori sono accusati di abbandono, anche se negano parentela con i piccoli.
“Noi consiglieri siamo cittadini come tutti, ma come amministratori siamo chiamati ad un dovere maggiore. È la società a chiedercelo”. Con le parole del presidente Riccardo Nencini, seguite da un minuto di silenzio in ricordo delle quattro piccole vittime morte nel rogo del campo rom di Livorno, si è aperta la seduta straordinaria del Consiglio regionale della Toscana di giovedì 16 agosto.
La commemorazione, voluta dal presidente dell’Assise, ha anticipato una seduta tutta politica e dedicata alla ‘nuova ricomposizione’ dell’esecutivo regionale a seguito dell’entrata in maggioranza del Prc.
“Oggi – ha evidenziato Nencini prima di chiedere all’Aula un minuto di raccoglimento - ci fermiamo a salutare quattro vittime della povertà ma non archiviamo una vicenda che non è archiviabile. Oggi, non possiamo solo stupirci, o indignarci, o meravigliarci: dobbiamo agire. I cittadini chiedono risposte che abbiamo il dovere morale ed istituzionale di dare”. “Per questo – ha detto il presidente -, sosterremo una ricognizione dei tanti insediamenti presenti sul territorio e chiederemo di coniugare inserimento lavorativo e lotta alla xenofobia con la legalità.
Garantendo più risorse ma con la mano ferma contro chi delinque”. “Avremmo volentieri fatto a meno – ha continuato Nencini - delle polemiche tra ministri e enti locali su chi ha fatto di più e su chi ha fatto di meno. Ci fermiamo con l’impegno ad affrontare congiuntamente, già nella prossima seduta d’Aula di settembre, un dibattito tanto delicato quanto urgente”. La questione è già all’ordine del giorno della riunione dei capigruppo del Consiglio regionale fissata per il 6 settembre.
Un incontro per affrontare, a tutto campo, le tematiche inerenti il problema dell’immigrazione e dell’integrazione tra le diverse culture in Toscana, scambiarsi opinioni e discutere di eventuali altre iniziative: a margine dei lavori della seduta straordinaria del Consiglio regionale, il presidente, Riccardo Nencini, si è incontrato con il sindaco della città duramente colpita dalla tragedia della morte di quattro piccoli rom in un campo nomade, Alessandro Cosimi.
Al centro del colloquio, anche riflessioni su studi e censimenti degli insediamenti nella nostra regione e la complessa convivenza fra culture diverse.
Nencini ha informato il primo cittadino di Livorno della immediata “reazione” del Consiglio regionale: “discuteremo di questo urgente problema nella prima riunione dei capigruppo dopo le ferie, fissata il 6 settembre in modo da portare in Aula tutte le tematiche connesse alla prima seduta del Consiglio regionale”.