"Il Presidente della Provincia di Firenze Matteo Renzi è ormai senza freni -affermano i consiglieri di Rifondazione Targetti, Calò e Verdi- utilizzando scorrettamente e con molta disinvoltura i vari strumenti di comunicazione della Provincia, quasi ogni giorno esterna il proprio pensiero sugli argomenti più disparati, soprattutto nel periodo estivo.
Dai problemi della “sicurezza” alle primarie americane, dal futuro dei giovani, posto in alternativa a pensioni dignitose, alla dura polemica su questo tema con la stessa CISL ed i sindacati, dall’adesione alla cordata di Rutelli ai ricambi generazionali nelle nomine di spa e società partecipate, dai cantieri sulla FI/PI/LI alle sanzioni per i disservizi ATAF, dalle considerazioni sulla tramvia alla riproposizione del tubone, dal progetto di tunnel tra via Cavour e via Ginori alla conferma degli inceneritori, scelta definita irrinunciabile a testimonianza del suo decisionismo.
In particolare solleva molti interrogativi l’annunciata apertura per il prossimo settembre dell’asilo interno a Palazzo Medici Riccardi, senza alcuna informazione istituzionale e/o bando di gara per la sua gestione!
Peccato che il Presidente non faccia mai un bilancio sugli scarsi risultati ottenuti nel governo del territorio su materie di propria competenza come ambiente, difesa del suolo, inquinamento atmosferico, viabilità, rifiuti, campagne sulla sicurezza e prevenzione nei luoghi di lavoro.
Sentiamo la necessità di denunciare pubblicamente il carattere strumentale di queste esternazioni del Presidente che vanno ben oltre le questioni di merito affrontate ed i compiti istituzionali della Provincia stessa, sui quali più volte abbiamo esposto puntualmente le nostre diverse posizioni.
In realtà questi temi sono utilizzati chiaramente, anche con una buona dose di populismo e qualunquismo, per la lotta politica ed gli assetti di potere all’interno del costituendo Partito Democratico, in evidente concorrenza con altre aree ed esponenti di quel partito, con una logica, che da tempo segnaliamo, di forte protagonismo personale e di politica dell’immagine, caratterizzata da contenuti moderati e autoritari.
Questa invadenza istituzionale e ossessiva competizione mediatica nasce dalla rottura del rapporto diretto con il Sindaco Domenici e dalla perdita di prestigio all’interno della Margherita fiorentina, dove il riferimento è adesso il nuovo segretario provinciale.
Questa è, secondo noi, la ragione principale delle polemiche sollevate sul funzionamento di alcune società partecipate (Ataf, Publiacqua e Mukkilatte) senza peraltro rimettere in discussione il modello di gestione e di politica tariffaria, come da tempo rivendichiamo. Questa gestione del potere evidenzia inoltre una concezione della politica, per noi inaccettabile, separata dalla partecipazione e dai conflitti sociali: inoltre aggrava il già difficile rapporto con il Consiglio Provinciale, ostentatamente ignorato da Matteo Renzi (anche di recente in occasione della verifica sullo stato di attuazione del Piano Rifiuti, come giustamente ha fatto rilevare il Presidente del Consiglio Massimo Mattei).
Non ci meraviglia che questo avvenga all’interno di un progetto politico come quello del PD, e non ci appassiona tifare a favore dell’uno o dell’altro esponente, ma riteniamo necessario comunque porre un limite al protagonismo di questo Presidente, giovane anagraficamente, ma molto vecchio nei metodi della occupazione del potere! Il Gruppo PRC, nel confermare la netta opposizione alla Giunta Renzi, sorda a qualsiasi interlocuzione e cambiamento reale, intende rafforzare il proprio impegno sulle questioni sociali aperte nei territori e su queste sviluppare il confronto, l’azione comune con tutte le forze di sinistra presenti nel Consiglio e nella società, per costruire anche in Provincia un’alternativa alla deriva moderata del Partito Democratico".