La presa di posizione di Legambiente Firenze e del suo presidente Leonardo Sgatti sul Piano strutturale costringe l’assessore Biagi ha sostenere che «le affermazioni di Legambiente sul Piano Strutturale sono totalmente infondate» e che «il Piano Strutturale conterrà la valutazione integrata come prevede la normativa regionale».
«L’assessore all’urbanistica Gianni Biagi confonde volutamente il tema della partecipazione al nuovo Piano Strutturale con quella relativa al vecchio piano e si autosmentisce sulla Valutazione Integrata, che doveva essere già sviluppata con la partecipazione e contenuta nel nuovo piano in via di adozione, così come previsto dalla normativa regionale».
Così replica Leonardo Sgatti, presidente di Legambiente Firenze. «Il percorso di partecipazione del vecchio Piano Strutturale – afferma Sgatti - non può essere confuso con la partecipazione alla Valutazione Integrata, cioè la valutazione degli effetti ambientali, della coerenza e della sostenibilità degli insediamenti previsti nel Piano, valutazione che non era prevista in passato e regolamentata da maggio dalla Regione, prima che la giunta comunale trasmettesse il piano al Consiglio, oltrettutto con elaborazioni ancora incomplete e insufficienti».
Legambiente ricorda all’assessore Biagi che il Regolamento di attuazione della legge urbanistica n.
1/2005, in vigore dal 15 maggio scorso, ritiene la partecipazione, testualmente, “parte essenziale della valutazione e i suoi risultati devono essere presi in considerazione prima che il soggetto competente assuma le proprie determinazioni”, ovvero prima dell’adozione del Piano Strutturale stesso». Inoltre prevede, testualmente, “il confronto e la concertazione con i soggetti istituzionali, le parti sociali e le associazioni ambientaliste, che devono esprimere il proprio parere sulla proposta di piano prima dell’adozione del piano stesso”.
«Ribadiamo perciò che questo nuovo Piano Strutturale è in contrasto con l’applicazione del Regolamento regionale sulla Valutazione Integrata - conclude Sgatti - quindi il Comune sta violando, in modo consapevole, la normativa regionale urbanistica».
"La mozione presentata con la richiesta di rinvio dell'adozione del Piano Strutturale è stata respinta dalla maggioranza -commenta capogruppo di Rifondazione comunista Anna Nocentini- La necessità di consentire ai consiglieri e alla città un più approfondito esame del Piano deriva non solo dai tempi oggettivamente ristretti, ma più che altro dal merito del Piano, la cui funzione è quella di esprimere un disegno per la città futura, un piano nel quale si dovranno intersecare tutti i successivi atti di pianificazione di settore, di funzioni e via dicendo.
Un Piano che attraverso obiettivi ed azioni dovrebbe individuare la vocazione per il futuro e al contempo correggere le distorsioni attuali. La fotografia che ci consegna la relazione parla di una città 'che non risponde più con una adeguata qualità della vita ai desideri dei suoi abitanti...nemmeno ai desideri di quelli che ci vengono per lavorare'. Questo quadro necessita di una comprensione non approssimativa, tanto più gli interventi che si intendono attuare per porvi rimedio. Si deve capire quindi se gli obiettivi posti dal Piano siano adeguati, colgano le effettive necessità e priorità e se, nel caso, siano verosimilmente raggiunti con le azioni previste dallo stesso.
E' comprensibile che questo si possa svolgere nel giro di qualche settimana, mentre si lavora anche sul Regolamento Edilizio? Il buon senso dice di no . Come dice di no la giusta considerazione per gli organismi di rappresentanza, il consiglio comunale, come dice di no il necessario coinvolgimento e informazione dei cittadini. Questa discussione strozzata inibisce dunque la possibilità di interventi costruttivi sia da parte dei cittadini che delle forze politiche di opposizione, relegando alla fase successiva ogni intervento, fase intesa come spazio per evidenziare osservazioni puntuali piuttosto che sull'impianto generale, gli obiettivi, gli strumenti.
Vale infine ricordare che avevamo già ripetutamente segnalato l'incompletezza del materiale fornito, mancando la relazione di sintesi dei valutatori, strumento di assoluta novità introdotto dalla legge regionale per una lettura ragionata del Piano, nel merito della sostenibilità e della coerenza fra obiettivi e azioni. Ci si continua a chiedere il motivo di tanta accelerazione, che produrrà sì il voto in consiglio ma al contempo un ulteriore allontanamento nei rapporti fra Amministrazione e cittadini".
"Un ordine del giorno che ha segnato un punto importante nella vita amministrativa della nostra città". E' quanto dichiarano i consiglieri comunale della Sinistra Democratica Anna Soldani, Gregorio Malavolti, Daniele Baruzzi e Marco Ricca in merito all'ordine del giorno da loro proposto sull'adozione del Piano Strutturale e approvato ieri dal consiglio comunale sull'adozione del piano strutturale con i voti di tutta l'Unione. "Con l'adozione del Piano in consiglio comunale prevista per lunedì prossimo partirà la fase che porterà, nell'arco di alcuni mesi, all'approvazione definitiva.
Abbiamo avuto l'assicurazione da parte della giunta che i 60 giorni previsti per legge per i cittadini per poter formulare le proprie osservazioni scatteranno dall'inizio di settembre". L'ordine del giorno proposto da Sinistra Democratica impegna, infatti, la giunta ad attivare "fin dal mese di settembre un percorso di informazione che si sviluppi, secondo l'organizzazione che sarà decisa di concerto con la commissione consiliare urbanistica, sul Piano Strutturale adottato allo scopo di favorire la conoscenza del Piano e di consentire ai consigli di Quartiere, alle associazioni ed ai cittadini di formulare più agevolmente le proprie osservazioni"; chiede anche che queste osservazioni siano trasmesse via via al consiglio comunale "al fine di poterle conoscere ed analizzare progressivamente dal momento in cui sono presentate".
Nell'ordine del giorno si fa anche riferimento al fatto che "i tempi con cui la discussione è stata fatta nelle commissioni consiliari non hanno consentito ai gruppi consiliari, ai consigli di Quartiere di poter approfondire i numerosi aspetti che il suddetto piano meritava"; e viene espresso un "richiamo al rispetto dei tempi nella formazione degli atti di competenza consiliare al fine di garantire il tempo necessario ed indispensabile al consiglio comunale per potersi esprimere con la conoscenza piena delle problematiche affrontate dai singoli atti portati in votazione".
"Come Sinistra Democratica - concludono Soldani, Malavolti, Baruzzi e Ricca - saremo impegnati, grazie all'apporto del nostro movimento e dei consiglieri di Quartiere, sia prima della riadozione, prevista la prossima settimana, che tra l'adozione e l'approvazione definitiva, a fornire contributi ed emendamenti migliorativi al Piano Strutturale".