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Da domani medici e pediatri contattabili anche di sabato e nei prefestivi

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
08 giugno 2007 18:44

Firenze, 8 Giugno 2007- Da domani sabato 9 giugno, anche il sabato e tutti gli altri giorni prefestivi i cittadini potranno rivolgersi al proprio medico, o al pediatra di famiglia, per un consiglio o, quando serve, per una visita domiciliare. Dalle otto alle dieci di mattina infatti i medici saranno contattabili direttamente al telefono fisso o cellulare, o indirettamente, tramite la segreteria telefonica o attraverso personale individuato dallo stesso professionista. Il medico potrà dare consigli telefonici o effettuare la visita a casa se la riterrà urgente.

Medici e pediatri, inoltre, effettueranno le visite urgenti richieste dopo le 10.00 del giorno precedente e non fatte. Il sabato il medico non effettuerà attività ambulatoriale, mentre nei prefestivi farà ambulatorio solo se programmato nella mattina. Dopo le 10.00 del sabato e del prefestivo i cittadini potranno rivolgersi alla guardia medica che è reperibile dalle 10.00 del sabato o prefestivo alle 8.00 del lunedì (o del primo giorno feriale successivo al festivo).

«Visto che in Commissione sanità c’è stato chi ha parlato della guardia medica come di una “anomalia italiana”, non è che dietro a questi tagli sciagurati si nasconda il vero obiettivo della scomparsa del servizio»? Il dubbio è venuto al Consigliere regionale di Alleanza Nazionale Marco Cellai (componente della Commissione consiliare IV – Sanità) che subito lo ha girato al governatore toscano Martini tramite un’interrogazione urgente sui tagli in atto alla guardia medica nella Asl 10.

Non a caso nel suo atto Cellai chiede a Martini anche «garanzie a tutela della popolazione fiorentina di fronte a improvvide scelte che vanno a ledere il diritto ad una necessaria assistenza». Sulla faccenda ora la giunta è chiamata a pronunciarsi in forma scritta, così da fugare ogni sospetto di una cancellazione pianificata del servizio. «Come si evince da notizie di stampa – scrive Cellai nell’interrogazione – il direttore sanitario dell’Asl 10 ha presentato il “Piano di riorganizzazione della continuità assistenziale” per la città di Firenze.

Esso si tradurrebbe in un taglio immediato di 20.000 ore di servizio dei sanitari della guardia medica, nella riduzione della presenza degli stessi da 14 a 10 per turno e delle postazioni da 9 a 5».
«Il Piano, assolutamente non concordato con le organizzazioni di rappresentanza dei medici di medicina generale, andrebbe ad applicare un rapporto valutato in 1 medico per 9.000 abitanti – si legge ancora nell’atto regionale – in palese contrasto con l’ottimizzazione del parametro individuato per Firenze dai dirigenti della Asl, per loro dichiarazione, in 1 a 5.000.

Il parametro 1 a 5.000 peraltro previsto dalla normativa nazionale era ed è passibile di una forbice di flessibilità fino al 30% e, quindi, anche nel caso sciagurato di una adozione massimale in crescita del parametro, lo stesso resterebbe lontanissimo da quello individuato in concreto dal Piano». Per questo Cellai ha deciso di prendere carta e penna e rivolgersi direttamente al Presidente della giunta regionale chiedendo spiegazioni.

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