Le elezioni amministrative non sono state una spallata per il governo Prodi, ma rappresentano una sconfitta. Il Pd in Toscana registra un crollo: Carrara all'Unione al primo turno, ma ballottaggi a Lucca, Pistoia e Quarrata, mentre a Camaiore si riconferma la Cdl. Secondo Verdini (Fi): "Il risultato che si sta profilando in questa tornata elettorale e' par la Casa delle Liberta' nel suo complesso positivo". ''Ma quale smottamento del centrosinistra in Toscana? Da domani il centrosinistra amministrera' 4 comuni in più" ribatte Manciulli (Ds).
“Dal voto non emerge l’antipolitica, ma un evidentissimo segnale di delusione e disaffezione verso il Governo nazionale per le promesse non mantenute e per lo spettacolo quotidiano di indecisione, divisioni e distinguo.
Siamo stati percepiti come il Governo delle tasse e dell’indulto e i nostri elettori si aspettavano molta più forza e determinazione nel risolvere i problemi. C’è poi un segnale preoccupante verso un partito democratico che non riesce proprio a decollare, e un Ulivo che non può ritenersi autosufficiente come è accaduto a Pistoia dove non siamo riusciti a tenere unita l’Unione. I numeri ci dicono però che il centrodestra in Toscana non sfonda ma, come è accaduto in passato, approfitta dei nostri autogol.
E dimostrano che quando le primarie sono vere e selezionano i migliori candidati, come a Carrara, i risultati ci premiano”. Così Erasmo D’Angelis (Margherita), Presidente della Commissione Territorio e Ambiente del Consiglio Regionale, commenta le amministrative. “Ora dobbiamo solo rimboccarci le maniche a partire dal riconoscimento che la Toscana è una Regione dove il mercato elettorale resta aperto e contendibile e non ci sono rendite di posizione o vittorie facili per nessuno. Partiamo allora dagli errori fatti e dalle cose da fare, a cominciare dall’andare uniti ai ballottaggi di Pistoia e Lucca – continua D’Angelis – O riusciamo a comunicare passione per la politica e una visione di futuro, governando con maggiore sobrietà, cambiando passo e qualità nell'azione di governo e tenendo il più possibile unito il centrosinistra, oppure saremo percepiti come distanti e dunque incapaci di produrre risultati”.
“Subito un Commissario che possa portare l’amministrazione comunale di Campi Bisenzio ad elezioni anticipate nella primavera del 2008”.
Alleanza Nazionale ribadisce, con forza, la propria richiesta ed ha presentato, in Consiglio provinciale, una mozione dove chiede un Osservatorio permanente per lo sviluppo urbanistico per monitorare i dati complessivi di crescita urbanistica attraverso i parametri dell’uso residenziale, commerciale e produttivo. “Chiediamo che la Provincia si attivi per un rigoroso controllo sui piani urbanistici – spiega il Presidente provinciale e consigliere provinciale di Alleanza Nazionale Nicola Nascosti – perché non vogliamo che questo controllo venga fatto dalla magistratura.
Chiediamo, inoltre, che la Provincia garantisca la conformità dei Ruc al piano strutturale utilizzando anche i parametri previsti dall’Agenda 21. Su Campi, la magistratura chiama fortemente in causa anche la politica. La situazione non ha prospettive. Meglio un Commissario che porti ad elezioni anticipate”. Sulla stessa linea il capogruppo di An a Campi Bisenzio Alessandro Tesi: “Il Comune è ingovernabile. Dovranno essere fatti tagli per milioni di euro, si chiudono gli asili nido a luglio, si chiede ad ogni ufficio di risparmiare e, intanto, si continuano ad elargire fondi per gare sportive o spettacoli.
C’è una situazione d’instabilità all’interno del Consiglio comunale – puntualizza Tesi – ed il commissariamento è l’unico sbocco possibile. Dopo questi ultimi due avvisi di garanzia si capisce che sotto la vicenda c’è qualcosa di più grande”. Il vice Presidente del Consiglio provinciale Guido Sensi chiede: “Una verifica di ciò che è stato fatto al Comune di Campi. La Provincia deve attivare questo osservatorio per capire quali Comuni del teritorio crescono e come crescono.
Quali sono le previsioni, un dato è certo: non si riesce a capire quale sia la tensione abitativa a Firenze e Provincia. Non c’è trasparenza – aggiunge Sensi – ed è quella che, invece, chiediamo, con forza, per i cittadini”.