Firenze- “Chi pensa di vincere, probabilmente vince”. Anche sulle malattie. È questo il messaggio contenuto nel libro “Epatite C, Itinerario di una guarigione”, rivolto soprattutto a chi deve combattere contro una patologia grave e una terapia pesante. Nel volume la malattia non è associata al dolore, alla negatività, alla morte. Paolo e Virgilio, cognati e malati di due forme differenti di epatite, hanno accolto l’epatite C come un’occasione per riflettere sullo stile di vita che si conduce, per riassaporare i piccoli piaceri della vita e per riconoscere le vere priorità dell’esistenza umana.
Il libro ripercorre la guarigione di David Polo: solitamente per contrastare il virus i pazienti si sottopongono a una terapia interferonica, debilitante quanto quella chemioterapica. Ben il 40% dei malati la abbandona perché costretto a rinunciare alla propria vita per un anno intero e soprattutto perché ha gravi effetti collaterali di natura psichiatrica, con depressioni dal frequente esito suicida. Polo invece, già al sesto mese, azzera il virus dedicando i restanti 6 mesi della terapia alla stabilizzazione.
I due cognati attribuiscono il merito di questa vittoria agli integratori, non solo alimentari ma anche affettivi, come il sostegno di familiari ed amici. Alla presentazione del volume, alla presenza dell’autore e dell’editore (Polistampa), intervengono il presidente del Consiglio regionale, Stefano Milani e Ivan Gardini. A moderare Francesco Colonna. (bb)