Firenze- Non c’è alcuna frammentazione, poiché il responsabile dell’area funzionale rimane uno solo. E non c’è stravolgimento della professionalità dei medici che anzi è arricchita dalla possibilità di seguire i pazienti dal primo contatto fino alla destinazione specialistica ospedaliera. Lo ha affermato l’assessore regionale al Diritto alla salute, rispondendo in aula a un’interrogazione, presentata dal gruppo Udc, in merito all’aggiornamento dello Statuto aziendale dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Careggi con la previsione di modifica dell’organizzazione giuridico-amministrativa dell’area funzionale “emergenza”.
Secondo l’assessore in un pronto soccorso come quello di Careggi, che a regime avrà tra i 130 mila e i 150 mila accessi l’anno, non appare scorretto dotarsi di due strutture complesse, una più specifica di pronto soccorso e una di osservazione, a patto che siano ricondotte sotto un’unica responsabilità di area. Il consigliere Udc ha ricordato che un recente documento della Simeu, la Società italiana di medicina di emergenza e urgenza, ha espresso profondo dissenso nei confronti di politiche tese a disarticolare le unità operative complesse di pronto soccorso e medicina d’urgenza, che “sembrano rispondere a logiche unicamente volte alla moltiplicazione di aree direttive nei dipartimenti di emergenza e contrastano fortemente con criteri di efficacia ed efficienza della qualità delle cure erogate in emergenza e di controllo della spesa sanitaria”.
Mentre diverse università italiane, compreso Careggi, stanno realizzando scuole di specializzazione universitaria e medicina d’urgenza – ha detto ancora il consigliere - la Simeu diffida i direttori generali delle aziende sanitarie a prendere provvedimenti che smantellano l’unità giuridico amministrativa delle Unità operative complesse di medicina e chirurgia d’urgenza. Secondo l’Udc, con questa decisione si contraddice tutta la letteratura scientifica in materia e si va nel senso opposto, con grandi costi e rischi solo per avere qualche posto di primario in più.
(cem)
