“L’emergenza idrica si affronta con terapie d’urto. Di fronte a sprechi record e usi dissennati dell’acqua, a enti gestori che gestiscono acquedotti colabrodo che in Toscana perdono il 27 per cento di risorsa (in Italia il 42), c’è l’urgenza di un Codice Etico che tuteli l’acqua come bene pubblico primario ed il momento di rompere un tabù: il costo dell’acqua”. E’ questa la proposta di Erasmo D’Angelis (Margherita), Presidente della Commissione territorio e ambiente del consiglio regionale.
“Mentre siamo la Regione che consuma più acque minerali in Italia con circa 200 litri l’anno procapite, con una spesa media per famiglia di 260 euro l’anno senza che nessuno si sia mai lamentato – spiega D’Angelis - la spesa media per famiglia per l’acqua potabile fornita dall’acquedotto è di appena 238 euro l’anno per quantità gigantesche pari a 257 litri al giorno a testa. L’acqua cosiddetta ‘del sindaco’ evidentemente costa troppo poco, anche in confronto al costo della minerale, e questo costo irrisorio ci spinge a sprecarla tranquillamente.
Anche se in Toscana dal 2001 al 2005 il costo della tariffa del servizio idrico è cresciuto del 36,54% siamo mediamente al ridicolo costo per litro di 0,001 euro! Un rapido confronto ci aiuta a capire il paradosso: un litro di acqua minerale costa mediamente 0, 30 euro cioè ben 300 volte in più il costo di un litro di acqua che esce dal rubinetto di casa”. “L’acqua non è un bene illimitato e proprio per questo – è la ricetta di D’Angelis - tutelando ovviamente le fasce più povere della nostra popolazione, bisogna avere il coraggio di utilizzare la leva fiscale come una vera e propria politica di educazione all’uso etico della risorsa che permetta la forte riduzione degli sprechi sia domestici che nei settori dell’industria e dell’agricoltura dove c’è un forte bisogno di una generale assunzione di responsabilità.
I prelievi per uso agricolo sono in Toscana il 30% del prelievo complessivo, inferiori alla media nazionale, con perdite nell’impiego irriguo che raggiungono anche il 50%. Così come il settore dell’industria che ne preleva un altro 30 per cento, pagata a costi ridottissimi e con usi dissennati”. Per D’Angelis, “Fa bene Montezemolo a lanciare il grido d'allarme per l'impatto che la siccità sta avendo sul nostro sistema produttivo ma spetta all’industria mettere in campo investimenti, innovazione, azioni concrete per ripensare alla gestione delle risorse idriche nel ciclo delle produzioni anche considerato che l’industria consuma l’acqua migliore, quella di falda, potabile e pura e non, come sarebbe più logico, quella superficiale o riciclata o recuperata con bacini di accumulo e riserva.
Insomma, si tratta di abbandonare la convinzione che vede l’acqua tra i beni disponibili e accessibili in quantità illimitata e quasi gratuitamente e occorre un approccio non tradizionale”. Infine, per D’Angelis, “il problema dei problemi è tappare i buchi del sistema di distribuzione (acquedotti e condutture). Gli investimenti previsti per la rete di distribuzione, nei sei Ato della Toscana nei prossimi 20 anni ammontano a 3 miliardi di euro. Con quali capitali affrontiamo questa grande opera pubblica?”.
Prosegue la campagna di Acque Spa per l’uso consapevole dell’acqua
Acque Spa domenica 29 Aprile, nell’ambito della manifestazione “Gusto e Ingegno” che si svolgerà nel centro e nel borgo antico di Certaldo, distribuirà gratuitamente a tutti i cittadini una brocca per il consumo dell’acqua.
L’iniziativa s’inserisce nell’ambito del progetto Acqua Buona, una proposta che ha già riscosso ampia adesione e che mira a sostituire l’utilizzo dell’acqua minerale all’interno delle mense scolastiche, investendo il risparmio così ottenuto in buone azioni, per l’accesso all’acqua da parte popoli che ne sono privi, e per il potenziamento dei sussidi didattici. Con la distribuzione delle brocche Acque vuole promuovere il consumo consapevole dell’acqua di rubinetto anche all’interno delle famiglie.
L’acqua dell’acquedotto è, infatti, sicura, in quanto è soggetta a numerosissimi controlli; la diffusione del suo consumo consente inoltre un apprezzabile risparmio economico per le famiglie e un notevole beneficio per l’ambiente (minore quantitativo di plastica da smaltire). Le brocche in omaggio, personalizzate con il logo di Acque, saranno distribuite a tutti i cittadini che compileranno un questionario sul consumo dell'acqua, i cui risultati saranno successivamente elaborati e portati a conoscenza dell'opinione pubblica.
Ai cittadini sarà distribuito anche del materiale informativo sulle caratteristiche dell’acqua distribuita diversi comuni coinvolti nelle iniziative e sugli accorgimenti da adottare per il risparmio della risorsa idrica.
Intanto, proseguono a pervenire i testi dei partecipanti al concorso di poesia “L’acqua è insegnata dalla sete”, indetto da Acque spa nell’ambito della campagna di sensibilizzazione per il risparmio idrico. Il concorso, suddiviso in tre categorie, si concluderà il 10 maggio prossimo: in palio per ciascuno dei vincitori, 500€ in buoni-acquisto per libri.